San Benedetto, il Comune ha dato voce al coraggio delle donne albanesi e senegalesi

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Positivo il bilancio dell’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto per celebrare marzo, il mese dedicato alla Donna. Con due videoconferenze dal titolo “Il coraggio delle donne: terre diverse, il medesimo cuore”, l’assessorato alle pari opportunità ha voluto dare  voce alle donne straniere residenti nel nostro territorio: quelle albanesi e quelle originarie del Senegal. L’assessore Antonella Baiocchi ha coinvolto due associazioni di comunità straniere del territorio, con le quali ha instaurato un rapporto di particolare stima: l’associazione albanese, presieduta da Vasil Nushi e l’associazione  Immigrati Senegalesi residenti in Abruzzo e Marche (AISAM) presieduta da Cisse Baye Mbissane che ha portato i saluti del Dott. Tullio Galluzzi, Console del Senegal.

Sul tema “Il ruolo della donna nella nostra terra madre e nella società italiana” per gli Albanesi hanno relazionato Elona Jushi Pasha, Adelina Haxhiu, Luljeta Osmanaj, Merita Hasanaj, Irisa Nushi. Per il Senegal  la signora Nènè Dia che si è collegata in famiglia con marito e figlio. «Per incrinare i muri della diffidenza – commenta l’assessore Antonella Baiocchi – è necessario far conoscere ciò che ci accomuna al di là delle diversità:  le medesime speranze, paure, sofferenze, il medesimo bisogno di amore e di protezione. Sono soddisfatta pur consapevole che la strada per riuscire a dar valore alla diversità, è in salita e molto lunga». Tra gli interessanti gli interventi va segnalato il problema denunciato da entrambe le comunità in merito ai diplomi di laurea non riconosciuti nella terra ospitante. «Se si riuscisse a superare questo problema, si potrebbe risolvere il problema del lavoro per molti» ha affermato, Adelina Haxhiu, una delle  relatrici albanesi.

Sono stati toccati temi di vita quotidiana come la coppia, il tradimento, l’amore. Particolarnente interessante lo  scambio di riflessioni tra l’assessore Baiocchi e Cisse Baye Mbissane. Quest’ultimo alla domanda “Come vivete il dolore della lontananza dai propri cari” ha risposto con commozione: «È un dolore grande lasciare moglie e figli, e soprattutto lasciare i propri genitori anziani sapendo che il tempo passa inesorabile. L’immigrazione è una scelta di vita obbligata che comprende grandi sacrifici. Non è che uno sceglie di allontanarsi dalla famiglia sono “stati di necessità” che ti obbligano ad andare via anche per poter aiutare chi è rimasto a casa. E questo poter aiutare,  rinforza e dà coraggio. Sapere che io sto combattendo in Italia per aiutare anche loro è un grande  unguento al dolore».

Entrambe le iniziative hanno avuto la presenza del sindaco Pasqualino Piunti, del Consigliere Comunale Gianni Balloni, di Nietta Lupi, presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Ascoli Piceno, di un gruppo di professoresse dell’Isc Nord di San Benedetto del Tronto. In rappresentanza dei giovani sono stati presenti  Martina Lorena Massei e Ludovico Leoni.  Le videoconferenze sono state caricate sul canale YouTube del Comune.

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