X Factor 2020, vince Casadilego con il brano “Vittoria”. L’addio di Cattelan

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

La ricorderemo come l’edizione della pandemia che ha segnato lo spartiacque tra un prima e un dopo. Un’edizione coraggiosa perché insegna ai concorrenti la prima regola di vita: mai arrendersi, mai avere paura dei momenti bui, perché perfino lì possono nascere le cose migliori. Un’edizione che racconta la storia di come ci si possa reinventare un programma che vive grazie al pubblico realizzandone uno senza il pubblico. Già, perché quest’anno il talent musicale più famoso ha preso forma grazie agli incontri virtuali. I video autoprodotti hanno sostituito le tradizionali audizioni itineranti. Gli incontri su Zoom hanno sostituito quelli in carne e ossa necessari per conoscersi, per raccontare i propri sogni, e un network è diventato la casa in cui i quattro giudici Manuel Agnelli, Emma, Mika, Hell Raton hanno selezionato artisti provenienti da tutta Italia.

Quattro finalisti, uno per ciascuno dei giudici, con storie e stili differenti ma tutti con la giusta grinta. La prima manche si apre coi duetti. Manuel Agnelli a torso nudo si esibisce coi Little Pieces of Marmelade in Veleno, storico pezzo degli Afterhours, regalando tre minuti di pura energia rock che mi fanno sentire ancora di più la mancanza dei concerti. Emma duetta con Blind sulle note de La fine di Tiziano Ferro, un arrangiamento in cui non si sposano poi così bene il timbro graffiato e inconfondibile della salentina con  del concorrente, ma come si suol dire i due portano comunque a casa l’esibizione. È la volta di Mika, che trasforma il suo Lollipop in un autentico musical con tanto di coreografia, lustrini e un quintetto di fiati a fare da cornice. Esibizione assolutamente deliziosa, che però mette decisamente in ombra Naip. Sarà il primo eliminato della serata. E infine arriva Casadilego, che riesce a rendere delicato perfino un pezzo di Eminem. Duetta con il suo giudice Hell Raton, ma non è niente di serio, lui a malapena si è inserito nel pezzo ed è stato meglio così.

La seconda manche prevede per ciascuno il medley delle loro migliori esibizioni. Casadilego  esegue il riassunto della musica che vorrebbe fare e sono brani che le stanno addosso come un vestitino cucito su misura. Ha diciassette anni ed è già adulta, seria, lavora sodo, scrive, suona pianoforte e chitarra. Fa cose semplici, che però si rivelano potenti. I Little Pieces of Marmelade sono i miei preferiti, perché suonano per davvero! Sono due ragazzi marchigiani che hanno un’identità precisa in un mondo musicale che ultimamente sembra averla persa. Sono liberi e fuori dagli schemi e non vedo l’ora di poterli sentire live, anche se alcuni dei loro pezzi già passano in radio e sono stati scelti come sigle di programmi televisivi. Blind ha portato sul palco il rap della sua generazione, è il più contemporaneo dei finalisti e quello che meglio risponde ai gusti dei ventenni che lo aspettano fuori. Sarà il secondo eliminato, ma il suo Cuore nero è già disco d’oro. Cosa mai successa prima.

Vince la finalissima Casadilego, del resto il titolo del suo inedito Vittoria era già un segno. Il vero colpo di scena però arriva alla fine, mentre scorrono i titoli di coda. Ed è per me un colpo al cuore. Alessandro Cattelan dice addio alla conduzione del programma. Dopo dieci anni in cui ha sostenuto i candidati, consolato gli esclusi, retto egregiamente i momenti trash e quelli di imbarazzo creati da cantanti e giudici, dopo aver cantato, ballato ed emozionato, sente che è giunto il momento nella sua carriera di voltare pagina e io, nonostante gli auguri di riuscire a fare il “grande salto” che desidera, penso che non ci sia nessuno all’altezza di prenderne il posto.

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