Ripatransone, Progetto Paese: «Nel centro storico erba alta e 21 lampioni non funzionanti»

di REDAZIONE –

RIPATRANSONE – Erba alta, rami che raggiungono quasi il terreno e 21 lampioni non funzionanti nel centro storico di Ripatransone. É quanto il gruppo consiliare di minoranza Progetto Paese mette in evidenza in un comunicato stampa. «É innegabile, e giusto, che tutto il territorio del nostro Comune debba essere servito, non ci sentirete mai dire il contrario. – dicono i consiglieri Antonio De Angelis, Roberta Capocasa, Giada Pierantozzi e Luca Vitale – Ma vedere che in 3 settimane, sono stati effettuati 3 passaggi per il taglio erba in una zona che, ultimamente, si sta (tri)colorando, mentre il Centro storico, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del Paese è abbandonato, si presenta con erba alta, rami che quasi toccano il terreno, con ricrescite e 21 punti di illuminazione non funzionanti… ci fa sorgere spontanea una domanda.

Come mai per quella zona (senza nulla levare allo splendore della stessa) sono disponibili risorse per 6.400,00 euro per il servizio taglio erba? Mentre, per lo stesso servizio, nel Centro storico si debbono utilizzare gli operai comunali – specializzati – che potrebbero usare il loro tempo per mettere in sicurezza il selciato del Corso principale e del secondo Corso, oppure ripulire tutti i tombini e ripararli, dato che l’80% sono otturati?  Pensando al taglio dell’erba, ci sovviene un’altra domanda. Come mai la PicenAmbiente, senza aver fatto nei primi mesi del 2020, un intervento di taglio erba, nel mese di marzo ha emesso una fattura a carico del nostro Comune, poi annullata con una nota di credito?»

«Ci chiediamo ancora: ma non dovrebbe essere emesso un atto di determina o delibera con la quale formalizzare la decisione di disattivare un servizio ad una società (PicenAmbiente) per affidarlo ad un’altra? – continuano i consiglieri di minoranza – E, visto che si parla tanto di risparmio, con quello stesso atto non sarebbe stato opportuno rideterminare l’impegno di spesa? Tale rideterminazione avrebbe avuto un effetto positivo sul consuntivo 2019 e sul bilancio a venire. E non sarebbe stato altrettanto opportuno emettere una determina con cui impegnare la spesa per la nuova società? Eppure ad oggi nessun atto è stato pubblicato. Oppure qualcuno decide, di sua sponte, di togliere un servizio ad una ditta per affidarlo ad un’altra, così tanto per impegnare il Comune senza una decisione unanime di Giunta, senza una determina di impegno di spesa».

«Magari, poi, ci risponderanno, come fanno sempre, che l’atto c’era ma non era stato pubblicato per mancanza di tempo. – conclude il gruppo di opposizione Progetto Paese – Crediamo che in questo periodo di chiusura degli uffici comunali al pubblico, di lavoro agile, di tempo ce ne fosse eccome, sia di emettere un atto di determina sia di pubblicarlo. Meditate gente meditate».

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