Emergenza Covid-19, il Vescovo Bresciani istituisce il Fondo Diocesano di Solidarietà

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Vescovo di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani, per rispondere alle gravi emergenze generate dall’epidemia Covid-19, istituisce il Fondo diocesano “Ripartire nella solidarietà. Covid-19”, dotandolo di una somma iniziale di 200.000,00 euro (duecentomila euro) provenienti dall’8×1000 della Conferenza Episcopale Italiana. Destinatari del Fondo diocesano “Ripartire nella solidarietà. Covid-19” sono: persone e famiglie in situazione di povertà o difficoltà per la perdita del lavoro a partire dal marzo 2020 e a seguito dell’emergenza Covid-19, che non hanno entrate superiori a 400 euro al mese se singolo; 700 euro al mese se il nucleo è composto da due componenti; 1.000 euro al mese per più componenti nel nucleo familiare e che non hanno sussidi da altri enti pubblici e privati.

La gestione viene affidata direttamente alla Caritas Diocesana in collaborazione con i parroci e con le Caritas parrocchiali. Al fondo di solidarietà sono invitati a contribuire tutti i fedeli della Diocesi. Le offerte potranno pervenire in due modalità:
– con bonifico bancario, avente come beneficiario la Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, con causale: Fondo “Ripartire nella solidarietà. Covid-19
IBAN:  IT 54 L 03075 02200 CC8500834056.
– oppure con assegno bancario da consegnare all’Ufficio amministrativo della Curia diocesana indicando come beneficiario “Diocesi di san Benedetto del Tronto Ripatransone Montalto-Fondo “Ripartire nella solidarietà. Covid-19”.

Benefici fiscali: Le erogazioni liberali effettuate nel corso dell’anno 2020 da persone fisiche, enti non commerciali ed imprese permettono l’accesso ai benefici fiscali come previsto dall’art. 66 Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, come convertito, con modifiche, dalla legge del 24/4/2020 n. 27.

Presentazione del Fondo Diocesano di solidarietà

L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale. Colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà. La Caritas Italiana ha stimato un aumento in media del +114% nel numero di nuove persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza coronavirus. È questo il dato allarmante che risulta da una prima rilevazione condotta a livello nazionale su 70 Caritas diocesane in tutta Italia, circa un terzo del totale.

Soprattutto vengono segnalati problemi di occupazione/lavoro e in genere economici. Il 75,7% di esse segnala anche un incremento dei problemi familiari, il 62,8% di quelli d’istruzione, il 60% di salute, anche in termini di disagio psicologico e psichico, e in termini abitativi. Vengono poi indicati anche nuovi bisogni, come quelli legati a problemi di solitudine, relazionali, anche con risvolti conflittuali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione. Cresce anche la domanda di orientamento riguardo all’accesso alle misure di sostegno, anzitutto pubbliche, messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

L’attuale pandemia ha segnato un punto di non ritorno: ci salviamo solo guardando al bene comune, non al bene dell’uno o dell’altro, non agli interessi di una parte o dell’altra ma al bene di tutti. Come comunità ecclesiali siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ricorda papa Francesco ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda.

Per dare una risposta a questa emergenza, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili il nostro vescovo Mons. Carlo Bresciani ha istituito il Fondo Diocesano di solidarietà: RIPARTIRE NELLA SOLIDARIETA’. Covid-19”.

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