Nemo omaggia “L’infinito” di Leopardi e lancia il Manifesto della Musica Essenziale

di REDAZIONE –

Alberto Nemo, cantautore e musicista, già tra gli otto vincitori di Musicultura 2018, noto per la sua voce angelica e per la capacità di destrutturare brani famosi a cui riesce a ridonare una nuova vita, processo da lui chiamato “nemizzazione”, ha identificato nel Nemusico – Manifesto della Musica Essenziale dieci punti programmatici che descrivono il processo di elaborazione creativa.  Il suo ultimo lavoro, ne è un grande esempio, il personalissimo omaggio a “L’infinito” di Giacomo Leopardi (Link: https://youtu.be/a9AtUlPQgxQ) dove partendo dalla fine della celebre poesia giunge all’inizio con un risultato davvero straordinario. La sua voce comincia con: “Mare in questo dolce me naufragar/ mio il pensier s’annega d’immensità, /lei di suon è viva/e l’eterno sovviene a me, /questa voce/ è un silenzio/infinito.”

Nel suo Manifesto della Musica Essenziale Nemo espone un’operazione di spoliazione, di arte povera musicale, che mostra la sua nuda struttura sorretta dalla forza dell’idea e dal potere evocativo primordiale, un progetto che può essere attuato in tutte le forme d’arte. «In ogni componimento c’è sempre qualcosa da togliere” – ha dichiarato  Alberto Nemo – “Invito tutti gli artisti ad applicare questo procedimento e a condividere il loro personale contributo».

Nemo a Musicultura ha conosciuto l’artista marchigiano Mauro Mazziero Direttore Artistico  arti visive  del Mugellini Festival  di Potenza Picena, con il quale ha iniziato un’intensa  collaborazione. «Un artista davvero unico con cui ho trovato una grande affinità. – ha detto Mauro Mazziero – A lui ho affidato il compito di “musicare” le mie opere pittoriche. Da questa idea è nato “Giostre”, il primo cd dell’anno e del millennio con brani di rara suggestione composti ed eseguiti da Alberto su mie suggestione sonore. La nostra collaborazione continua con l’uscita di “Io Dio No” di cui ho curato la copertina. Sono certo che in molti sapranno apprezzare i risultati di questo connubio».

Ecco il Nemusico – Manifesto della Musica Essenziale

1)    Su – o – no. Elevazione o silenzio. La musica è e crea uno spazio sacro. Porta ad un risveglio interiore e dei sensi (Su), altrimenti è preferibile il silenzio o semplicemente il suono in cui viviamo (no).

2) La voce come strumento primario. La voce umana è la migliore strumentazione di cui disponiamo.

3)    Unire cultura e natura. Far coesistere le forme elaborate dalle varie tradizioni con l’ascolto diretto della natura e dell’ambiente.

4)  Ottenere micro variazioni tonali. Semplificazione non è impoverimento, bensì valorizzazione dei suoni e del canto attraverso una modulazione fine e preziosa.

5)    Sensazione di ascoltare da diversi punti e distanze lo stesso suonoInserire il movimento nel suono, far cantare lo spazio.

6)    Rapporto con l’assoluto. Il punto di fuga della musica e del canto è all’infinito.

7)    Musica “sulle cime” e non “sotto fondo”. La musica è fatta per stare in alto, essere protagonista, esperienza totalizzante in un tempo determinato.

8)    Azione e non decorazione. Gesto determinato e non orpello.

9)    Azione e non ripetizione. Gesto unico e non reiterato.

10)  Nemizzazione, ovvero, purificazione musicale. Di ogni brano, originale o reinterpretato, mettere in atto un filtro sottile che faccia passare solo la musica.

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