Coronavirus, Punto Aiuto Cittadino: «Incessanti telefonate per mascherine e presidi sanitari»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Emergenza Coronavirus. Elio Core, presidente dell’Associazione Punto Aiuto Cittadino, scrive una lettera al sindaco Pasqualino Piunti e all’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni in cui evidenzia la preoccupazione dei cittadini relativa la diffusione del contagio Coronavirus. «Incessanti telefonate quotidiane raggiungono la nostra associazione per chiedere mascherine e altri presidi sanitari ai quali, come detto in precedenza, non riusciamo a dare risposta. É di tutta evidenza che il sistema sanitario nazionale, ed in particolare quello marchigiano, risultano inadeguati a dare risposte al grave momento che viviamo. – scrive Core – É altrettanto chiaro che, finita la fase emergenziale, si debba aprire una riflessione sulla riorganizzazione della rete ospedaliera peraltro obsoleta, distante dai cittadini e inefficiente, nella consapevolezza che il sistema centralizzato a livello Regionale, debba essere superato, ritrasferendo le decisioni sul territorio, riattivando gli ospedali chiusi con poli di specializzazioni diversificati da spalmare sulla intera rete regionale, secondo la vocazioni del territorio».

«La realizzazione dell’ospedale unico, cattedrale nel deserto, in discussione da diversi anni, appare inopportuna, superata dal tempo e dagli ultimi eventi che hanno dimostrato la fragilità del sistema. – continua Core – Peraltro, la emergenza coronavirus ha evidenziato l’inutilità della chiusura degli ospedali periferici. Oggi gli stessi sarebbero serviti per ospitare i pazienti senza dover ricorrere ad ospedali da campo. Sulla base di queste considerazioni e per una maggiore tutela dei cittadini sulla diffusione del Covid 19, suggeriamo alcune idee di prevenzione, fattibili sul territorio perché siamo convinti che il Virus debba essere combattuto principalmente sul territorio, attraverso una massiccia campagna di informazioni ai cittadini e di iniziative sanitarie».

«Pertanto, visto la pericolosità e la rapida diffusione del Coronavirus nella nostra Regione, al fine di evitare ulteriori contagi tra la popolazione, sarebbe utile predisporre un piano di prevenzione sul territorio attraverso una Unità Mobile di laboratorio che in determinati punti della città eseguono tamponi ai cittadini per accertare la positività» suggerisce Core «Estendere per fini preventivi e di monitoraggio  i tamponi ai cittadini che sono in quarantena nelle famiglie;  Estendere il prelievo dei tamponi ai cittadini ospiti nelle residenze per anziani; la necessità di dotare la cittadinanza di mascherine in considerazione dei tempi lunghi della fase emergenziale».

«Sarebbe utile ed opportuno per gli  operatori sanitari impegnati nei percorsi Covid 19,  disporre per la fase emergenziale, di una residenza alberghiera o interna all’ospedale stesso ad evitare potenziali infezioni al ritorno presso le loro famiglie. – conclude Core – Rafforzare la prevenzione sul territorio con medici ed infermieri dedicati, dotati di presidi sanitari avanzati e strumenti tecnologici, perché siamo convinti che il coronavirus si combatte principalmente fuori dalla struttura sanitaria tra i cittadini con adeguata informazione e competenze specifiche. Riattivare gli  ospedali di Ripatransone e Montefiore da utilizzare in questa fase per ricoveri pazienti affetti da Coronavirus».

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