Madonna del Soccorso, Cisl Fp Marche: «Finita l’emergenza smembreranno l’ospedale?»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «L’emergenza Covid 19 inevitabilmente sta creando grande confusione nella riorganizzazione del settore della sanità regionale soprattutto nel nostro territorio. Anche se la Cisl Fp Marche è convinta che non sia il momento opportuno per le polemiche, non può esimersi dal puntualizzare alcuni aspetti». É quanto afferma il segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica, Francesco Massari, riferendosi alla riorganizzazione del settore sanitario per l’emergenza Coronavirus. «Dalle ore 15 del 17 marzo il Madonna del Soccorso sarà evacuato, trasferiti i reparti ad Ascoli Piceno, e riconvertito in Ospedale Covid-19. – prosegue Massari – La Cisl Fp, consapevole del difficile momento che il personale della sanità sambenedettese si appresta ad affrontare, chiede che vengano garantite misure di sicurezza per tutti gli operatori del settore che continueranno ad operare presso il nosocomio in questa particolare emergenza, in particolare per coloro che saranno chiamati ad operare a stretto contatto con i contagiati».

«Ancora una volta, come rappresentanti CISL FP, denunciamo la mancanza di presidi di protezione individuale (D.P.I) all’ interno del Ospedale. Scarseggiano mascherine di ogni tipo ed in alcuni casi mancano proprio. Queste carenze, da troppo tempo, vengono denunciate dagli stessi lavoratori e dalle parti sociali. Il personale si sente abbandonato a sé stesso senza nessuna tutela da parte del datore di lavoro che addirittura vieta di indossare mascherine nei reparti e minaccia ritorsioni» continua Massari «In queste condizioni improponibili, vediamo l’avvicinarci della riconversione dell’Ospedale di San Benedetto in Covid Hospital come uno spettro. La domanda è d’obbligo: come sarà possibile garantire l’assistenza necessaria ai malati positivi, che si sicuro è particolare e rischiosa, senza nessuna preparazione e senza una minima dotazione di dispositivi di protezione? Va detto a chiare lettere che Infermieri, OSS, Medici, Tecnici Sanitari non possono essere trattati come “carne da macello”. Va tutelata la salute degli Operatori in primis perché altrimenti, se cede la prima linea, ogni possibile contrasto al virus, verrà meno».

«Da domani i sambenedettesi si troveranno un ospedale smembrato e privato di molti dei suoi reparti (ad eccezione della Dialisi e dell’ Hospice), questo per alcune scelte adottate dalla commissione “unità di crisi” e della Direzione Sanitaria, non condivisibili. Tutto ciò sta avvenendo con modalità impositive inaccettabili e senza alcun confronto con i rappresentanti locali. Sono state riferite alla nostra Organizzazione, forme di pressione ad infermieri, tecnici o coordinatori che hanno provato a criticare o dissentire da tale riorganizzazione» prosegue Massari «La Cisl Fp, con voce ferma e risoluta, vuole dire a coloro che oggi stanno rimodulando il nostro Ospedale per fare fronte all’emergenza, che una volta terminata questa storia, tutto, ripetiamo, tutto, dovrà ritornare come prima e nessuno dei politici regionali si azzardi a prendere la scusa del COVID per smembrare il Madonna del Soccorso che fornisce servizi sanitari ad una popolazione di oltre 150.000 abitanti. – conclude – La Cisl Fp è profondamente preoccupata per quello che succederà a San Benedetto del Tronto nei prossimi giorni e sarà fermamente vigile nel controllare che alcun Operatore debba rischiare la propria salute a causa della mancanza di DPI. Nel caso avvenisse, è pronta ad inondare la Procura della Repubblica di esposti e denunce perché i lavoratori vanno sempre e comunque tutelati».

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