“Festival Pergolesi Spontini”, singolare sfida a Jesi tra un pianista robot e un pianista umano

di REDAZIONE –

JESI – Prosegue a Jesi e dintorni il XIX Festival Pergolesi Spontini che si terrà  fino al 29 settembre, intorno al tema “Futuro.Infinito”, a cura della Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Cristian Carrara. In programma 28 eventi in 22 giorni e 10 location, 2 prime mondiali, 2 co-produzioni, 3 nuove commissioni, 5 eventi per tutta la famiglia, 150 artisti coinvolti. Ogni evento offre una particolare sfaccettatura del tema principale, tra Cantafavola, musical, social opera, concerti dal barocco al classico, dal jazz ai confini del pop, poesia, danza, filosofia, arte, visual design, clownerie, astronomia, narrazione, mapping, robotica, enogastronomia. Lunedì 2 settembre alle ore 21 in Piazza delle Monachette di Jesi (in caso di maltempo al Teatro Pergolesi) l’appuntamento sarà con la singolare sfida tra il pianista robot Teo Tronico e il pianista umano Roberto Prosseda, tra i più raffinati interpreti del nostro tempo.

«Sin dalla sua nascita, il pianoforte è stato anche un “campo di battaglia” per virtuosi della tastiera – spiega il pianista Roberto Prosseda – La storia della musica è costellata di celebri sfide alla tastiera, come quelle tra Mozart e Muzio Clementi, tra Daniel Steibelt e Beethoven, tra Sigmund Thalberg e Liszt. Complice il fascino spettacolare, quasi sportivo, che il competere in pubblico suscita negli spettatori, stimolandone la curiosità e lo spirito critico. In questo filone si colloca, dunque, la sfida tra un pianista “umano” e il mio collega robot, TeoTronico, in grado di suonare il pianoforte con le sue 53 dita. Il robot, dotato di parola, metterà in discussione le interpretazioni a suo dire “troppo soggettive” dei musicisti umani, e argomenterà anche verbalmente sulle proprie scelte estetiche e interpretative. Un’occasione, dunque, per riflettere sul complesso rapporto tra riproduzione e interpretazione, tra fedeltà al testo e creatività».

Il robot TeoTronico è nato a Imola nel 2008 per opera del padre Matteo Suzzi. Dichiara di non avere una madre, come Pinocchio, e di non sentirne la mancanza. Ha intrapreso lo studio del pianoforte da autodidatta all’età di 3 giorni, quando era dotato di sole 29 dita. Con la versione 2.0 (2012), le sue dita sono diventate 53 e possono anche avere una maggiore gamma dinamica. TeoTronico riproduce impeccabilmente files Midi e ha quindi un repertorio sterminato che comprende, tra l’altro, le integrali per tastiera di Bach, Haendel, Scarlatti, Haydn, Mozart e Beethoven. Detesta gli autori romantici, che pure suona in modo, a suo dire, impeccabile, poiché basato su un’aderenza letterale alla partitura. Oltre a suonare il pianoforte, TeoTronico è solito tenere conferenze sull’estetica della riproduzione musicale e tenta sporadiche incursioni nel canto lirico, pur con un timbro di voce forse più adatto al rap. Ha recentemente dichiarato di non avere studiato neanche un’ora al giorno, potendo riprodurre qualsiasi partiture istantaneamente, compatibilmente con l’estensione delle sue mani. Il suo sogno nel cassetto è di avere presto 88 dita.

Il suo fascino e aplomb hanno sin da subito richiamato l’interesse di giornali e televisioni. Nel 2013 è apparso su Canale 5, nell’ambito di “Italia Got Talent” in cui ha ricevuto gli incoraggianti apprezzamenti di Maria De Filippi e Gerry Scotti. Su Raitre è stato ospite di Stefano Bollani nella puntata inaugurale di “Sostiene Bollani”. La brasiliana Globo TV gli ha dedicato un reportage nell’ambito della trasmissione “Fantastico”. Si è esibito più volte alla TV cinese CCTV, anche con Lang Lang.

Roberto Prosseda ha guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle sue incisioni Decca, comprendenti, tra l’altro, l’integrale pianistica di Felix Mendelssohn in 10 Cd, completata nel 2015. È vincitore di numerosi premi discografici, tra cui lo Choc di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d’Or, il Best of the Month di Classic FM. Dal 2005 Roberto Prosseda è invitato da importanti orchestre, tra le quali la London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Bruxelles Philharmonic, Calgary Philharmonic e Gewandhaus Orchester. Con quest’ultima, diretta da Riccardo Chailly ha inciso il Concerto inedito in mi minore di Mendelssohn, pubblicato dalla Decca nel settembre 2009. In Italia è ospite di Serate Musicali di Milano, dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Teatro alla Scala, Unione Musicale di Torino, Accademia Filarmonica Romana, il Teatro la Fenice di Venezia. Oltre a Mendelssohn, di cui è oggi considerato un autorevole interprete pianistico, Roberto Prosseda è particolarmente apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann e Chopin, autori a cui si è anche dedicato in recenti incisioni Decca.  Roberto Prosseda è coideatore e coordinatore artistico della rete di musicisti “Donatori di Musica”, presidente dell’Associazione Mendelssohn Italia e coordinatore artistico di Cremona Musica International Exhibitions & Festival.

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