Al via Python@Camerino, un progetto Unicam con il sostegno di Fondazione Tim

di REDAZIONE –

Dal 2 al 7 settembre la Summer School dedicata al linguaggio Python, e il 7 settembre inaugurazione del laboratorio per arricchire l’offerta didattica dell’Ateneo –

CAMERINO – Fondazione Tim sostiene l’Università di Camerino nelle attività di ripresa in seguito agli eventi sismici che hanno sconvolto il Centro Italia nel 2016, per rafforzarne il ruolo nella ricerca e nella didattica attraverso un’iniziativa che offre concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro al bacino di utenza di Unicam. Grazie al gruppo di lavoro della sezione di Informatica di Unicam coordinato dal prof. Flavio Corradini, unitamente ai ricercatori di e-Lios, spin off di Unicam, è stato avviato un progetto che, grazie al contributo di 100.000 euro erogato con un bando da Fondazione Tim, ha consentito l’organizzazione dell’edizione 2019 della Python Summer School, che si terrà all’Università di Camerino dal 2 al 7 settembre. Il progetto prevede inoltre l’allestimento di un laboratorio didattico, che sarà inaugurato il 7 settembre, così da arricchire in maniera stabile le dotazioni per la formazione e la ricerca della sezione di Informatica dell’ateneo.

La Python Summer School, una scuola estiva oramai giunta alla dodicesima edizione, attrae a livello internazionale studenti da tutto il mondo, come testimoniato dall’edizione dello scorso anno che si è tenuta proprio in Unicam e che ha visto la partecipazione di trenta giovani studenti universitari provenienti da Paesi quali Germania, Argentina, Polonia, Olanda, Messico, Usa, Giappone, Canada e Italia. Anche a questa edizione parteciperanno 30 studenti provenienti da tutto il mondo, per una settimana di formazione volta a consolidare le competenze di programmazione (utilizzo di git e GigHub, NumPy, decorator, context managers, generator e parallel programming, documentazione del software, testing, ecc) e gli skill sempre più necessari in ambito informatico come la programmazione in team. Parteciperanno in qualità di speaker e tutor della scuola docenti di livello internazionale riconosciuti come esperti dalla comunità scientifica. Python risulta essere un linguaggio di programmazione emergente in ambito accademico, e sempre più utilizzato dal mercato. Le esigenze di programmatori sono infatti stimate in aumento del 30% entro il 2020 e Python è tra i linguaggi più richiesti.

Grande soddisfazione per il successo del progetto è stata espressa dal Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari: «Ringrazio, a nome di tutta la comunità universitaria, la Fondazione Tim per aver voluto sostenere il nostro Ateneo attraverso il finanziamento di questo progetto che prevede azioni sia sull’offerta formativa che sulle strutture messe a disposizione dei nostri studenti, per poter fornire loro una formazione sempre più specifica e professionalizzante e spendibile nel mondo del lavoro. Unicam ha saputo trasformare le criticità sorte in seguito al sisma in opportunità e la progettualità emersa dai nostri docenti e ricercatori ha evidenziato come si possa trarre il meglio in ogni occasione e quanta competenza e creatività siano bagaglio necessario in ogni ambito».

«Python@Camerino è un progetto emerso grazie ad un’iniziativa con cui ogni anno la Fondazione Tim concede spazio all’espressione delle migliori energie dei colleghi del Gruppo Tim al servizio di cause socialmente utili.» spiega la dott.ssa Loredana Grimaldi, Direttore Generale di Fondazione Tim «Questo progetto è coerente con la nostra mission di innovazione sociale e con la volontà di essere impegnati con un contributo concreto per la ripresa del territorio dopo il sisma del 2016. La formazione dei giovani nell’ambito delle tecnologie più innovative e richieste da un mercato in forte sviluppo e il respiro internazionale che l’eccellenza di un partner come Unicam ha garantito al progetto sono la migliore risposta alle difficoltà presenti e la premessa per generare un impatto positivo di medio e lungo termine, vero obiettivo di tutti i progetti con capacità trasformative».

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