Franca Valeri e i magnifici 99 anni della “Signorina Snob”

di ROSITA SPINOZZI –

“Vivere mi piace ancora moltissimo”, “La vita che non costa un po’ di fatica non è mai divertente”: bastano queste due frasi per comprendere l’ideologia della straordinaria Franca Valeri – attrice, scrittrice, raffinata umorista – che oggi raggiunge il traguardo dei 99 anni. E, giustamente, si rifiuta di invecchiare. Perché la sua è una vita vissuta appieno e all’insegna di un infinito talento che trova la giusta dimensione nella satira di qualità, quella che piace agli intellettuali senza però scontentare il pubblico popolare. La “Signorina Snob” spazia con disinvoltura dal teatro ai film, passando per il varietà e le sitcom, per poi approdare ai libri. Il tutto con grande successo, perché quando voli sulle ali del talento vero puoi permetterti di fare qualsiasi cosa. E Franca Valeri è davvero una delle poche signore della televisione che non ha avuto assolutamente bisogno di scendere nella volgarità per far ridere e sorridere le persone. È stata la prima vera comica donna, apripista di un genere che oggi fatica a trovare una sua vera erede, fatta eccezione per l’immensa Anna Marchesini, la cui assenza produce ancora un silenzio assordante. Ad entrambe il merito di aver creato figure di donne indimenticabili. Nel caso della Valeri i personaggi sono ispirati al costume contemporaneo, intrisi di quelle frivolezze e ipocrisie tipiche dell’ambiente borghese. Uno per tutti, l’irresistibile “Sora Cecioni”, popolana romana con in testa bigodini giganti, che trascorre intere giornate al telefono con “mammà”.

Una curiosità: il suo vero nome è Franca Maria Norsa, ma decide di cambiare cognome in omaggio allo scrittore e poeta francese Paul Valery. Coincidenza fortunata, poichè il suo esordio teatrale risale proprio in quell’anno, il 1951, al “Teatro dei Gobbi” che lei stessa ha fondato insieme Vittorio Caprioli (suo futuro marito) e Alberto Bonucci, e sempre nello stesso anno recita nel suo primo film “Luci del varietà” di Alberto Lattuada e Federico Fellini che esordiva come regista. Seguiranno altre pellicole di successo, tra le quali “Il segno di Venere” (1955), di Dino Risi, “Il bigamo” (1955) di Luciano Emmer, “Il vedovo” (1959), di Dino Risi, “Parigi o cara” (1962), di Vittorio Caprioli e “Io, io, io… e gli altri” (1965) di Alessandro Blasetti. La carriera di Franca Valeri è davvero sconfinata per ripercorrerne tutte le tappe, ma è bene ricordare anche le sue esperienze cinematografiche e televisive con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Nino Manfredi, Mario Monicelli, Gino Bramieri. Poi nel 2011 arriva il Premio Chiara alla Carriera “per l’intelligenza e l’ecletticità con cui, come scrittrice, attrice, ha stigmatizzato, con raffinata e caustica ironia, le frivolezze e le ipocrisie degli italiani, dando vita a personaggi capaci, oltre che di far ridere, di far riflettere su vizi e vizietti pubblici e privati”. Una caratteristica che, finora, è riuscita soltanto a pochi e di cui lei e Alberto Sordi sono indubbiamente gli esempi più fulgidi. Buon compleanno Franca!

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