Finalisti del Premio Strega alla Palazzina, ecco la sintesi delle opere in concorso

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Serata eccezionale per San Benedetto del Tronto che ha ospitato ieri sera, domenica 16 giugno, la cinquina dei finalisti al più ambito Premio letterario. Cinque romanzi molto diversi fra loro per forma e contenuti ma comunque destinati a soddisfare le curiosità e le aspettative del grande pubblico, a cominciare da quello che era presente alla Palazzina Azzurra. A condurre l’incontro, Stefano Petrocchi, presidente della Fondazione Bellonci, Mimmo Minuto e Silvio Venieri, rispettivamente presidente e segretario dell’associazione I luoghi della scrittura che ha organizzato l’evento, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Ecco in sintesi le opere in concorso.

“Il rumore del mondo” di Benedetta Cibrario (ed. Mondadori) è un romanzo storico che prende le mosse da uno studio molto accurato dell’Ottocento e dell’Italia del decennio di preparazione al Risorgimento, ma che si caratterizza per un linguaggio narrativo assolutamente contemporaneo. In una Torino di cui riesce a cogliere la modernità per i tempi, l’autrice narra la storia di Anne Bacon, una giovane inglese di diciannove anni che lascia il suo Paese, una cultura, una lingua e sperimenta una realtà diametralmente opposta. Un matrimonio che non funziona, un padre e un figlio che non si capiscono, conflitti familiari irrisolti, sono temi che consentono di guardare non solo al passato ma anche al presente con maggiore consapevolezza.

Di tutt’altro genere è “La straniera” (ed. La nave di Teseo), romanzo fortemente autobiografico nel quale Claudia Durastanti ripercorre la migrazione delle donne della sua famiglia: Nata a Brooklyn da una famiglia di emigranti proveniente dalla Basilicata, rientra in Italia all’età di sei anni ma oggi vive a Londra. Una saga familiare tutta al femminile che somiglia a una cartina topografica più che a un romanzo, una mappa di sé e del mondo che si è vissuto, un’educazione sentimentale e politica percorsa attraverso diverse forme narrative, quelle delle migrazioni.

Cosa succede a una coppia quando nasce il sospetto del tradimento? Ce lo spiega Marco Missiroli con “Fedeltà” (ed. Einaudi), un libro sul disincanto dell’amore la cui parola chiave sembra essere incertezza. La storia dei due protagonisti è un po’ la fotografia dei nostri tempi, perché se la famiglia tradizionale sembra disgregarsi allora le coppie per funzionare possono solo procedere per tentativi di conoscenza. Essere incerti è come tentare di capirsi un po’ di più.

Grande favorito su tutti è il poderoso “M. il figlio del secolo” di Antonio Scurati (ed. Bompiani) la minuziosa ricostruzione della vita di Mussolini dalla nascita dei fasci di combattimento alla sua ascesa al potere, approfittando del vuoto ideologico lasciato dai tradizionali partiti politici e del senso di smarrimento del popolo, fino all’instaurazione di una dittatura sanguinaria e violenta. Un romanzo storico che legge in filigrana anche il presente e che, difatti, sta facendo discutere più di tutti gli altri.

Ida è la protagonista di “Addio fantasmi” di Nadia Terranova (ed. Einaudi) e fa un mestiere molto particolare: scrive finte storie vere per la radio. É così che racconta tutto ciò che le succede senza quasi mai parlare con gli altri ed è così che, divenuta adulta, non ha mai del tutto superato i traumi della sua infanzia. Tornata in Sicilia per la vendita della casa di famiglia, nonostante il difficile rapporto con la madre, cercherà di superare finalmente la perdita del padre.

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