“Acquaviva Comics”, fasi finali per il concorso della Omnibus dedicato al 50° di Alan Ford

I ragazzi del Liceo Artistico "Preziotti" di Fermo

di REDAZIONE –

ACQUAVIVA PICENA – La seconda edizione di Acquaviva Comics, a cura dell’associazione sambenedettese Omnibus Omnes,  avrà il suo culmine il 17 e il 18 maggio ad Acquaviva, con la cerimonia di premiazione, l’inaugurazione della mostra e un incontro con Moreno Burattini, il noto autore e sceneggiatore di Zagor. Quest’anno il tema del concorso è dedicato a una icona del fumetto italiano: il famoso Alan Ford, col gruppo TNT, che quest’anno compie 50 anni. Protagonisti i ragazzi dei Licei Artistici di tre province: il Liceo Licini di Ascoli Piceno, il Liceo Preziotti di Fermo e il Liceo Montauti di Teramo. Ben 140 le opere partecipanti al concorso, in cui gli studenti hanno dato vita, con estro, fantasia e bravura, a tante versioni di Alan Ford.

«Sono opere bellissime, i ragazzi hanno fatto davvero un ottimo lavoro» dice Barbara Riga, assessore del comune di Acquaviva Picena. Tocca ora ai giudici, noti sceneggiatori e disegnatori del fumetto italiano tra cui Moreno Burattini, Pasquale Frisenda, Marco Ghion, Pasquale Ruju, Fabiano Ambu, Pasquale del Vecchio e Andrea Bormida, decidere chi saranno i vincitori. Tra i primi commenti alla visione delle opere dei ragazzi, giungono dalla giuria i complimenti per originalità delle idee e realizzazione tecnica. Mentre sale l’attesa  per il podio dei vincitori dei Licei Artistici,  le scuole elementari di Acquaviva Picena sono anch’esse in fermento per il concorso a loro dedicato: “Supergulp”, per il quale hanno realizzato disegni dedicati ai loro fumetti e supereroi preferiti.

«Una grande festa per il fumetto, definito la “nona arte” – afferma Raffaella Milandri, presidente della Omnibus Omnes -I grandi protagonisti anche quest’anno sono loro: gli studenti dei Licei Artistici e, per la prima edizione, i bambini delle scuole elementari di Acquaviva. É solo stimolando la creatività dei giovani che possiamo dare una valida e costruttiva alternativa a quella che chiamo la “ipnosi elettronica” dei cellulari e dei computer, che spesso portano a una passività artistica. Con carta, tele e colori, si può creare un mondo».

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