Cupra, i “segreti e le storie popolari” di Antonio De Signoribus incantano il grande pubblico

Il prof.Antonio De Signoribus con gli assessori Mario Pulcini e Roberta Rossi

di REDAZIONE –

CUPRA MARITTIMA – Si è svolto presso l’Agriturismo La Castelletta di Cupra Marittima, alla presenza di un gremito e attento pubblico, l’evento “A cena con l’autore” che per l’occasione ha ospitato il filosofo scrittore Antonio De Signoribus con il suo lavoro letterario “Segreti e Storie Popolari delle Marche”, edito dalla prestigiosa Newton Compton. La serata, patrocinata dal Comune di Cupra Marittima, ha visto la presenza degli assessori Mario Pulcini e Roberta Rossi, promotori dell’evento, coadiuvati da Walter Ferri nella lettura di alcuni brani tratti dal testo di Antonio De Signoribus.

L’evento è stato pensato non solo come momento letterario, ma anche come intelligente momento conviviale. Il tutto si è svolto in un atmosfera familiare, nella quale insieme alle ottime portate della tradizione popolare contadina marchigiana, tratte da antiche ricette, si sono intervallate le letture dei brani e degli aneddoti presenti nel testo. L’autore, sollecitato dalle numerose domande di Mario Pulcini e Roberta Rossi, si è soffermato sulle tematiche del malocchio, dell’invidia e dell’irrazionale.

Il malocchio, dunque, era una voce sorda che danneggiava l’avversario, era la forza di un sentimento che trovava nelle forze occulte della magia, la capacità di influenzare uomini, cose e animali. Ma si poteva combattere o limitare. Oltre al malocchio si è parlato anche di fantasmi, diavoli e misteri che attanagliavano la cultura contadina, ma anche quella marinara, come nel caso delle trombe marine denominate “Scijò”. Gli “Scijò” erano ritenuti dai nostri pescatori esseri malefici contro i quali soltanto persone non comuni, ovvero i “tagliatori” erano in grado di porvi rimedio, attraverso formule magiche e ritualità.

Ed è così che l’autore, uno dei più autorevoli e appassionati studiosi di letteratura orale, ha storicizzato e poi riattualizzato i vari discorsi che ha sviscerato di volta in volta. Pertanto la serata si è rivelata molto interessante e ha permesso al pubblico presente di conoscere la ricchezza espressiva della nostra regione, ancora poco conosciuta ai più, ma che il lavoro di Antonio De Signoribus, ha fatto in parte riscoprire salvando tante interessanti storie dall’oblio dei tempi moderni.

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