Monteprandone, la Fonte Vecchia è tornata al suo antico splendore

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – É tornata al suo antico splendore la fontana di Fonte Vecchia a Monteprandone e, nella mattina di  domenica 16 dicembre, è stata restituita alla comunità dopo una cerimonia di inaugurazione. Oltre al sindaco Stefano Stracci, al vicesindaco Sergio Loggi, al presidente del consiglio Loredana Amabili, agli assessori Emerenziana Cappella e Fernando Gabrielli, al consigliere provinciale e comunale Pacifico Malavolta, c’erano tante autorità civili: l’ex sindaco Bruno Menzietti, l’ex presidente della Provincia Pietro Colonnella, il vicepresidente della Banca del Piceno Claudio Censori, il presidente della Proloco Bruno Giobbi, il presidente Giacinto Alati, il dirigente Cesare Orsini e il geometra Antonio Serena in rappresentanza della Ciip, l’architetto Donatella Di Paolo, lo storico Saturino Loggi e tantissimi monteprandonesi.

All’inaugurazione hanno partecipato anche le associazioni del territorio che hanno aderito alla “PasseggiAvis di Natale” organizzata dall’Avis di Monteprandone. La mattinata si è aperta con la visita ai presepi presenti nel Centro Storico: la XXIV Mostra Nazionale di Arte Presepiale, installata a Palazzo Parissi curata dell’Associazione Segui la Cometa e la Mostra dei Presepi da tutto il mondo di Padre Nicola Iachini nel Museo dei Codici di San Giacomo della Marca curata dell’Associazione Pro Loco di Monteprandone.

A seguire tutti i partecipanti si sono ritrovati in Piazza dell’Aquila dove, dopo il saluto del vicesindaco Sergio Loggi a tutti i presenti, lo storico Saturnino Loggi ha raccontato la storia della Fonte Vecchia come riportata nel suo libro “Porto d’Ascoli Monteprandone Storia di un territorio” in cui si parla della presenza di fontane e fontanelle sul territorio già prima del XVII secolo e che, una di queste, appunto era la Fonte Vecchia detta Conserva che fu riedificata nel 1831 su progetto dell’Ing. Giuseppe Nardini recuperato proprio da Loggi presso l’Archivio di Stato di Roma.

Poi, ripercorrendo l’originario cammino che le donne effettuavano con le conche per andare a prendere l’acqua alla fontana, dal Centro Storico si è mosso un corteo con in testa il Gonfalone, le majorette e il Corpo Bandistico Città di San Benedetto del Tronto guidato dal maestro Mario Gabrielli che ha raggiunto l’omonima Contrada dove sorge la Fonte Vecchia.

Arrivati alla fontana ha preso la parola il sindaco Stefano Stracci: «Come ci ricorda spesso Saturnino Loggi, dobbiamo attingere alle fonti della storia. Riportando all’antico splendore quest’opera oggi restituiamo alla comunità una fonte dalla quale possiamo attingere non solo acqua, ma anche la nostra memoria che non è una memoria morta, ma è viva. Un tempo le donne scendevano dal borgo e sulla strada sconnessa venivano a prendere l’acqua qui. Quest’opera ci ricorda anche quei tempi nei quali l’acqua non era un bene così scontato come oggi e mi piace pensare alla Fonte Vecchia come un monumento al valore dell’acqua che non va dimenticato: l’acqua è un bene pubblico, va preservato e messo a disposizione delle future generazioni. Questa fontana – ha concluso il Sindaco – sarà anche una delle due porte di accesso al Parco Agricolo Comunale, 1.600 ettari di territorio rurale tutelato che sarà possibile visitare a piedi, in bicicletta e a cavallo da turisti e amanti della natura. L’altra porta è il lavatoio comunale che verrà inaugurato nei prossimi mesi».

Nel suo intervento il presidente della CIIP Giacinto Alati ha dichiarato: «Ringrazio il sindaco Stracci per quest’opera che celebra l’acqua pubblica e, in particolare, per il fatto che, da presidente dell’Aato5 Marche, ha avuto l’idea di portare avanti un progetto che ha previsto il restauro, il risanamento e la messa in funzione del patrimonio di oltre 50 fontane, lavatoi e abbeveratoi pubblici di particolare interesse storico e artistico della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo come la vostra Fonte Vecchia».

La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e un gesto simbolico: il sindaco ha attinto l’acqua con una vecchia conca in rame e l’ha consegnata ad una signora residente nel Centro Storico. Sulla targa sistemata sull’opera si legge: “La Fontana detta Conserva, alla quale per secoli si dissetarono gli avi, tornò a sgorgare riornata e limpida nell’anno 2018”.

Brevi notizie sul restauro
Ricordiamo che la Fonte Vecchia è stata oggetto di un intervento di restauro, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per restituire decoro ad un “monumento” di grande valore culturale ed affettivo per la comunità monteprandonese.

Il manufatto è una fontana pubblica con annesso abbeveratoio, una costruzione in muratura portante in laterizio con vasche di contenimento dell’acqua in lastre di travertino, collocata ai piedi di una scarpata, che versava in stato di abbandono da diversi decenni a causa di smottamenti del terreno che l’avevano completamente ricoperta di accumuli di terra e di arbusti.

Nel 2016 l’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto esecutivo redatto dall’Architetto Donatella Di Paolo. Il restauro è un investimento di 55.000 mila euro cofinanziato dall’Aato 5 Marche, nell’ambito di un progetto complessivo che ha previsto per il restauro, il risanamento e la messa in funzione del patrimonio di oltre 50 fontane, lavatoi e abbeveratoi pubblici di particolare interesse storico e artistico della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo.

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