Marcheconcerti, Moni Ovadia mattatore dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij

di REDAZIONE –

MACERATA – L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij, “storia da leggere, recitare e danzare”, compie cento anni e Marcheconcerti la celebra nella produzione realizzata in collaborazione con l’Associazione Musicale Appassionata. Sul palcoscenico, con la drammaturgia di Guido Barbieri che cura anche l’adattamento del testo, i personaggi della rivoluzionaria Histoire rivivono nella voce istrionica di Moni Ovadia e nella musica del prestigioso Mach Ensemble. Mercoledì 21 novembre alle 21,15 in anteprima al Politeama di Tolentino, dove la produzione sarà in allestimento, si tiene la prova aperta di Histoire grazie al progetto Marche in Vita – Rinascita in musica. La prima regionale dell’opera capolavoro di Stravinskij-Ramuz va in scena giovedì 22 novembre alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata per i Concerti di Appassionata organizzati dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con la direzione artistica dell’associazione musicale Appassionata, quindi in replica la sera successiva, venerdì 22 novembre, alle ore 21 al Teatro Sperimentale di Ancona nell’ambito della stagione concertistica della Società Amici della Musica “Guido Michelli”.

Un secolo è passato dalla sua prima rappresentazione ma l’Histoire du soldat mantiene intatto tutto il suo fascino. Pensata inizialmente come uno spettacolo itinerante, una sorta di Carro di Tespi nell’idea di Stravinskij che l’ha musicata e dello scrittore Charles Ferdinand Ramuz autore del libretto, per gli accidenti di un periodo storico travagliato come quello della Prima Guerra Mondiale l’Histoire ha visto la luce nel più convenzionale contesto del Théâtre Municipal di Losanna, il 28 settembre 1918.

E proprio la purezza originaria recupera lo spettacolo di parole e note ispirato alla favola dello scrittore e linguista russo Aleksandr Afanasiev nell’allestimento nato nel laboratorio di idee di Marcheconcerti e che è ricostruzione rigorosamente filologica anche nell’uso degli stessi, essenziali oggetti di scena presenti nella prima esecuzione. Come spiega Guido Barbieri nella sua presentazione, l’Histoire torna “alla sua astrattezza, depurata dalle scorie di un secolo di superfetazioni”, cosa che – aggiunge – “ci consentirà di riscoprire, forse non senza sorpresa, le radici mitiche e dunque universali di un topos narrativo che non appartiene affatto, come potrebbe sembrare, alla civiltà occidentale, bensì ad una cultura antropologica diffusa, radicata in molti, se non in tutti, i popoli della terra”.

Al debutto nel triplice ruolo del Diavolo, del Soldato e del Narratore è Moni Ovadia, attore, regista, musicista e attivista politico, che nelle date marchigiane è protagonista insieme al Mach Ensemble, una formazione composta da straordinari musicisti che sono prime parti in alcune delle migliori orchestre italiane ed europee: Francesco Senese al violino, Daniele Carnio al contrabbasso, Anton Dressler al clarinetto, Diego Chenna al fagotto, Vincenzo Paratore al trombone, Marco Braito alla tromba e Antonio Cangiano alle percussioni.

Moni Ovadia e Mach Ensemble aprono agli studenti la prova generale di giovedì 22 novembre al Teatro Lauro Rossi con inizio alle ore 10. L’incontro è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Info: Teatro Lauro Rossi, Macerata (0733-230735); Politeama, Tolentino (0733-968043), Teatro Sperimentale, Ancona (071-52525).

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