“Biblionottambuli”, serata speciale con Italo Moscati alla Biblioteca di San Benedetto

di ALCEO LUCIDI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con il contributo dell’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, la Biblioteca Comunale apre le porte, sabato 29 settembre, a “Biblionottambuli” una no-stop (o notte bianca che dir si voglia) sulla lettura. Nell’Italia dei molti libri e dei pochi lettori – con statistiche che ci vedono agli ultimi posti in Europa, accompagnate da percentuali bassissime – è sicuramente un’iniziativa da incoraggiare, anche se molto va ancora fatto nella direzione della sensibilizzazione del pubblico verso i libri. Con un patrimonio stimato in circa 80.000 volumi, diversi fondi – il più importante, quello “Cavezzi”, sulla civiltà marinara transadriatica, ormai completamente catalogato – la biblioteca “Lesca” offre ormai da tempo occasioni di incontro e riflessione a grandi e piccini (ricordiamo en passant “Nati per leggere”) nell’ottica ad avvinare i cittadini al complesso organismo amministrativo e libresco di una biblioteca.

“Biblionottambuli” si inserisce in questo contesto che tende a tenere uniti, all’interno di uno spazio multifunzionale, spunti culturali di vario genere. Non a caso, sabato è prevista la presenza del noto regista, sceneggiatore e critico cinematografico Italo Moscati a partire dalle ore 21,15.

Moscati, dall’altro dei suo ottant’anni portati in maniera brillante, attraversa come una meteora il cinema italiano degli ultimi 60 anni. Autore di programmi di successo per la Rai, aiuto regista di Liliana Cavani, documentarista (è stato più volte giurato ed anche presidente al Premio “Libero Bizzarri”), scrittore di decine di volumi sul cinema, amico di Pier Paolo Pasolini, presenterà in compagnia dello studioso Filippo Massacci il suo ultimo “Vittorio De Sica. Ladri di biciclette e di cinema” (Castelvecchi). Libro denso di testimonianze e ricordi, in cui a risaltare in maniera vivace è il ritratto del celebre De Sica e quello di uno spaccato di società, animata da un fortissimo desiderio di riscatto materiale, etico, economico e, soprattutto, culturale. Il Neorealismo può dirsi l’antenato della futura commedia all’italiana, arguta, avvincente, graffiante e la cartina al tornasole di un’Italia povera che ha fatto dell’ingegno e della creatività i suoi maggiori fattori di crescita (grandi capolavori con pellicole riadattate ed attori, alle volte, non professionisti).

Tutti dovremmo imparare da quel periodo e tutti – si spera non solo per una sera – ascoltare la voce di maestri che hanno segnato più generazioni ed un’epoca, il Dopoguerra, di enormi rivolgimenti proiettandoci tra le nazioni più industrializzate al mondo. Per tutti, poi, l’occasione di una visita tra gli scaffali della biblioteca alla ricerca, magari, di qualche idea di lettura (il personale della biblioteca è a disposizione per consigli ed informazioni). L’ingresso è libero. L’apertura straordinaria si protrarrà sino alle due di notte.

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