Archeoclub d’Italia e Rolf, quando la storia diventa cronaca

Dame epoca 1800

di ROSITA SPINOZZI –

CARASSAI – Un tuffo indietro nel tempo, per rivivere le atmosfere di epoche lontane attraverso lo sfarzo dei costumi, la magia delle danze e le tradizioni che si sono alternate nel tempo per poi arrivare ai nostri giorni. Questo e molto altro ancora hanno avuto modo di vivere i numerosi partecipanti alla manifestazione “Il Castello in festa” – organizzata da sedici anni dalla sede di Carassai dell’Archeoclub d’Italia, con il patrocinio del Comune di Carassai e la collaborazione della Pro Loco – che quest’anno ha ospitato una interessante ricostruzione storica a cura di Archeoclub d’Italia e Associazione Musicale Rolf. Un evento nell’evento, organizzato dalle due presidenti delle sedi vicine di Archeoclub, dott.ssa Donatella Donati Sarti (Ripatransone) e prof.ssa Bianca Virgili (Carassai), con l’obiettivo di riproporre la rievocazione di diverse epoche nell’ambito di una contestualizzazione storica e ambientale, effettuata attraverso danze e momenti teatrali.

Ecco la cronaca della piacevole serata: due personaggi moderni quali una coppia di turisti presenti alla festa proposta dalla Pro Loco, durante la cena iniziano a fare commenti sulla bellezza del luogo sancita dal pittoresco paesaggio e dall’architettura, manifestando però la loro scarsa conoscenza dei luoghi vicini a vantaggio di mete esotiche e lontane. I due turisti iniziano a farsi domade sulle origini stesse del nome Carassai e uno dei due risponde che deriva da “Carnassalis”. La struttura del castello riporterà alle origini medievali e alla presenza di tre castelli ancora presenti: Montevarmine, Carassai, Campo. Sognando sembrerà loro di vedere gli abitanti del luogo festeggiare in costume con una danza molto nota in quell’epoca, ovvero la Carola (una sorta di ballo tondo) descritta persino da Dante Alighieri. Come per incanto escono i personaggi in abiti medievali in corteo e subito iniziano la tipica danza scomparendo alla fine, magicamente, così come erano apparsi.

I due turisti-recitanti continuano a parlare tra di loro, passando ad un altro periodo storico e affrontando argomenti come lo sviluppo della conoscenza, la visione centrale dell’uomo, la maggiore ricchezza culturale e materiale, gli abiti in velluto. Verrà nominato in primis Boffo da Massa e poi la sua dinastia, le rievocazioni storiche della zona dalla Quintana, la Contesa della secchia e il Palio dell’Assunta. La donna esprime il desiderio di non voler vedere solo gli atti cavallereschi, in quanto più interessata alle scene di preludio amoroso, ben descritte in “Giulietta e Romeo” di Shakespeare. Appariranno allora figure rinascimentali che effettueranno una danza roteando tra il fruscio dei loro sontuosi abiti. La storia dei due turisti attori continuerà  con disquisizioni sul 1700, quindi la ragione, i diritti, ma al tempo stesso l’enorme sfarzo delle corti, soprattutto quella francese. Ed ecco fare il loro ingresso dame con abiti di broccato e gabbiotti laterali, uomini con parrucche bianche, broccati e pizzi. Seguiranno futili disquisizioni su messaggi segreti in base alla posizione dei nei di seta sul volto e dell’intrigante “linguaggio” del ventaglio, concludendo il tutto con un Minuetto.

L’ultimo atto si riferisce al 1860: ascesa della borghesia, il nuovo Stato Italiano che unirà  i vari centri della penisola, riferimenti alla prime amministrazioni locali. A conclusione ecco arrivare le danze  in spettacolari abiti ottocenteschi sul modello del “Gattopardo”, con quadriglie francesi e walzer spagnolo. “E poi la storia diventa cronaca” concluderanno i bravi turisti recitanti. Le voci narranti sono quelle dell’ing.Roberto Basti e della dott.ssa Chiara Cappelli del direttivo Archeoclub di Ripatransone. Gli attori per i brani di Goldoni: Danila D’Agostino, Gilda Luzzi, Donatella Donati Sarti, William Capriotti, Vittorio Poltronieri. Per le danze oltre gli attori già citati, hanno partecipato anche Derna Cameli, Teresa, Michele Bartucci. Il pubblico è rimasto letteralmente affascinato dall’intera sequenza, restando fino alla fine dello spettacolo con grande soddisfazione. La serata si è piacevolmente conclusa con il saluto del vicepresidente nazionale di Archeoclub d’Italia, dott.Walter Scotucci, il quale ha elogiato i piccoli centri che riescono a mantenere vive le proprie tradizione e la loro storia. Presenti anche i rappresentanti dell’Associazione Musicale Rolf, la presidente  Ambra Vespasiani e il direttore Ettore Nova. L’evento, molto applaudito dai presenti, ha calamitato l’attenzione di un pubblico variegato, chiara dimostrazione che il fascino della storia e dei costumi d’epoca è eterno.

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