Recanati, Graham Nash incanta “Lunaria” con un memorabile viaggio musicale

Graham Nash con il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo

di REDAZIONE –

Un emozionante viaggio di 50 anni tra le memorabili note folk e rock dell’artista. Standig ovation per Graham Nash premiato con il “Quattrino”, simbolo di Recanati e massima onorificenza con cui vengono insignite le più alte personalità ospiti della Città –

RECANATI – Graham Nash, il leggendario cantautore di origine inglese di Blackpool, naturalizzato statunitense, ha incantato, commosso ed emozionato il grande pubblico presente nella magica serata di apertura di Lunaria la rassegna musicale estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati, nella suggestiva Piazza Giacomo Leopardi. Una notte magica, indimenticabile dove Graham Nash ha regalato con la sua raffinata eleganza, la storia della musica, cinquant’anni di epopea folk e rock, senza mai tralasciare l’impegno politico, che ha segnato la vita di almeno tre generazioni. Tra le note vibranti della sua chitarra  ha raccontato storie e  aneddoti,  ricordando amici e musicisti dai  The Hollies, a David Crosby  Stephen Stills e Neil Young,  alla storia d’amore con Joni Mitchell, una delle più romantiche love song della storia del rock, all’incontro con  Bob Dylan e Woodstock fino ai giorni nostri.

Nash in grande forma, in camicia di jeans, calzoni neri e folta chioma candida, si è alternato alle chitarre e alla tastiera con la sua voce calda e  ammaliante, la sua intonazione perfetta e il suo grande senso della melodia, accompagnato dai suoi bravissimi musicisti  Shane Fontayne alla chitarra e da Todd Caldwell alle tastiere. Graham Nash ha proposto la sua struggente I Used To Be a King dall’album del 1971 Songs of Beginners che parla dell’amore con Joni Mitchell, la celebre Simple Man “Sono un uomo semplice e canto una canzone semplice”.

«Mi sembra che il mondo sta impazzendo – ha detto Nash –  soprattutto negli Stati Uniti stanno accadendo cose terribili,  la verità è che  l’America è un grande paese e  si merita qualcosa di meglio di Donald Trump» e ha  intonato Military Madness. Ha proseguito con Bus Stop  dei The Hollies e poi i tanti successi con Crosby, Stills e Young come Wasted On The Way, Right Between the Eyes,  Marrakesh Express, Wind on The Water,  Just a Song Before I Go, Chicago e Cathedral. 

Sulle note di  Immigration Man, tema attuale, scottante nel mondo e caro all’artista, Nash ha raccontato come è nata questa canzone: quando non aveva ancora la doppia nazionalità a Vancouver in Canada, è stato trattenuto da un funzionario degli Stati Uniti . «Donald Trump  accusa gli emigranti di essere il male assoluto per il Paese, non è così, – ha detto Nash in un’intervista – la gran parte degli americani sono emigranti, io sono un emigrante, la mia famiglia e tutti i miei amici sono emigranti e questo è fantastico perché ognuno porta una cultura e un’esperienza diversa da condividere».

Non sono mancate le cover, Graham Nash ha cantato i Beatles, A Day in the Life, e insieme ai suoi musicisti, Everyday di Buddy Holly. Ha chiuso l’esibizione con una dedica «Voglio dedicare questa canzone a Giacomo Leopardi, un grande poeta che ha composto le sue opere con il  cuore e con la mente, la  parola è potente e può cambiare il mondo» intonando le note di Teach Your Children nel tripudio del pubblico che lo ha accompagnato in piedi, emozionato, rendendo omaggio al grande artista.

A Graham Nash è stato consegnato dal sindaco Francesco Fiordomo il “Quattrino”, simbolo di Recanati e massima onorificenza con cui vengono insignite le più alte personalità ospiti della Città.

Prossimi appuntamenti con LUNARIA 2018

5 luglio RON canta Lucio
12 luglio LE VIBRAZIONI
19 luglio LOREDANA BERTÈ
23 luglio LO STATO SOCIALE

Recanati, Piazza Leopardi (ore 21,30) – Ingresso libero

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