La strana fantascienza di “Annientamento” e l’on the road di “Visages Villages”

di EUGENIO DE ANGELIS –

Con il box office che langue – l’unico a superare il milione è stato La forma dell’acqua, tornato nelle sale dopo la pioggia di Oscar – e le uscite che anche questa settimana non promettono di cambiare le cose, almeno tra i titoli mainstream, diamo spazio a pellicole che passerebbero altrimenti sottosilenzio, a causa di una distribuzione carente o dell’uscita direttamente in streaming.

Quest’ultimo è il caso del miglior film della settimana, Annientamento di Alex Garland, uscito direttamente su Netflix il 13 marzo a causa di alcune traversie distributive. E, diciamolo subito, è un peccato, perché questo film di fantascienza intimista e psichedelica, tanto ambizioso quanto originale, merita una visione sullo schermo più grande a vostra disposizione, grazie a un mondo ‘alieno’, quello della Zona X, dall’impatto visivo dirompente. La pellicola di Garland (suo l’ottimo Ex Machina che ne faceva presagire il talento) ha per protagoniste cinque donne, capitanate da Natalie Portman, mandate in spedizione in una zona della Terra nella quale la natura non funziona più come noi la conosciamo. Un film che cresce costantemente passando dal thriller all’horror fino alla fantascienza più visionaria dell’ultima mezz’ora e che rimarrà probabilmente uno dei film sci-fi più riusciti di questa decade.

Un titolo che merita invece di essere cercato nelle poche sale che lo proietteranno (grazie alla Cineteca di Bologna) è Visages Villages, nuovo documentario della grande video-artista Agnès Varda in compagnia dello street artist JR. Un’opera che avrebbe meritato probabilmente l’Oscar (era nella cinquina ma gli è stato preferito Icarus) per come riesce a re-inventare l’on the road in maniera artistica, a metà strada tra happening e viaggio della memoria, nel quale i paesaggi vengono modificati come nelle opere di Land Art e i tanti volti della gente dei paesini attraversati diventano per un attimo protagonisti. Il tutto condito da abbondante (auto)ironia nelle simpatiche dinamiche tra i due registi. Un’operazione curiosa e originale, degna della carriera della grande artista franco-belga.

L’ultimo titolo che segnaliamo questa settimana è Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, non tanto per la riuscita del film (altalenante), quanto per la ventata di freschezza che porta nello stantio panorama delle commedie italiane. Il film si colloca infatti nel poco esplorato (almeno da noi) sottogenere della commedia nera, con un’ottima Miriam Leone che, pur di continuare a percepire la pensione della nonna per portare avanti la sua attività, arriva a occultare il corpo dell’anziana quando questa passa a miglior vita. L’ostacolo più grande però se lo ritrova proprio in casa, nella figura di un fidanzato, Fabio De Luigi, finanziere scrupoloso e zelante. Ritmo serrato, situazioni paradossali e ‘cattive’ il giusto e una scrittura a tratti brillante. Che sia l’inizio di una nuova via per la nostra commedia?

Tra i film in uscita anche l’unico vero e proprio blockbuster della settimana, ovvero Tomb Raider, un reboot però nato già col fiato corto nonostante Alicia Vikander. Tra gli altri si segnalano Oltre la notte, film tedesco con Diane Kruger vincitore del Golden Globe per il miglior film straniero, Rachel di Roger Michell, dramma in costume con Rachel Weisz, il film biblico Maria Maddalena e il documentario italiano Pertini – Il combattente.