Pistole & Mimose: “Il giustiziere della notte” e “Eterno femminile”

"Il giustiziere della notte" con Bruce Willis

di EUGENIO DE ANGELIS –

Come prevedibile, dopo la sbornia degli Oscar le uscite si dilatano e si fanno meno interessanti, in una sorta di limbo tra il recupero in sala dei maggiori film premiati e l’arrivo della primavera. Tra i primi La forma dell’acqua e Il filo nascosto superano rispettivamente i 4,5 e i 2,5 milioni di incasso totale – entrambi ottimi risultati – mentre in cima alla lista dei film più visti della settimana troviamo Red Sparrow, per il quale è stato fondamentale lo star power di Jennifer Lawrence, seguito da due film italiani: A casa tutti bene e la commedia Puoi baciare lo sposo. Entrambi però non raggiungono il milione di euro, anche se bisogna dire che il film di Muccino ha quasi raggiunto il ragguardevole traguardo degli 8 milioni totali.

È dura questa settimana trovare tre film da segnalare per valore estetico o anche per semplice richiamo, cominciamo quindi da quello che ha in ballo i nomi più altisonanti, ovvero Il giustiziere della notte, remake dello storico action degli anni ’70 con Charles Bronson che per l’occasione rispolvera un Bruce Willis vecchio stile. La regia è quella dell’ex enfant prodige Eli Roth che come sempre si dimostra grande conoscitore di cinema, ma con poche idee originali. Un film su un giustiziere privato è abbastanza problematico in questo momento storico, soprattutto negli Stati Uniti, ma quantomeno Roth ha l’intelligenza di implementare una componente (auto)ironica completamente assente nell’originale che attenua la violenza e permette di demitizzare il protagonista. Willis mantiene comunque il suo carisma intatto e conferma di trovarsi estremamente a suo agio con le action comedy, L’ultimo boyscout su tutti.

Un film sicuramente interessante in uscita questa settimana, ma che purtroppo verrà distribuito con il contagocce, è Eterno femminile della messicana Natalia Beristain che tenta di trovare un po’ di visibilità uscendo il giorno della festa delle donne l’8 marzo. Si tratta infatti di un raffinato film dedicato alla poetessa e filosofa femminista Rosario Castellanos, che si distacca intelligentemente dai canoni del genere biografico concentrandosi su due momenti della vita della poetessa attraversati dal fil rouge della sua storia d’amore col compagno. Giocando con ellissi e non-detti riesce a delineare una personalità allo stesso tempo forte e inquieta, in un ritratto che esplicita lo slogan proprio della Castellanos per la quale “il privato è politico”.

Approfittiamo dell’assenza di altri film di rilievo per dare spazio a un’opera uscita direttamente su Netflix la scorsa settimana, attorno alla quale si erano create parecchie aspettative, perché il regista Duncan Jones (figlio di David Bowie) è autore di quel gioiellino di Moon, uno dei migliori film di fantascienza dell’ultimo decennio, oltre che del buon Source Code. Purtroppo però Mute è una delusione, derivativo nell’estetica e nella forma che richiama pesantemente Blade Runner e incapace di dare senso a una torbida storia di vendetta da parte di un personaggio muto e amish (!!!) con il quale è impossibile empatizzare. Ottimi invece i due medici co-protagonisti e la sotto-trama a essi legata, ma Jones non riesce mai ad armonizzare il tutto, incapace di sorprendere lo spettatore e di farlo entrare emotivamente nel film, un peccato.

Tra i film in uscita questa settimana anche Nome di donna di Marco Tullio Giordana con protagonista Cristiana Capotondi, storia di stalking e abusi, l’horror gotico The Lodgers – Non infrangere le regole, la commedia “geriatrica” all’inglese Ricomincio da noi e quella francese Benvenuti a casa mia.