Il sindaco Carancini: «Massima solidarietà alle vittime, ma si fermino tutte le manifestazioni»

di ROSITA SPINOZZI –

Per Carancini questo è il tempo della riflessione e dell’impegno a riprendersi e ritrovarsi. Consiglia, quindi, di azzerare il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze

MACERATA – Tempi difficili per Macerata. La città marchigiana, nota non solo per la sua valenza culturale ma anche per l’accoglienza e la qualità della vita, è ancora scossa dai cruenti episodi che hanno portato una scia indelebile di orrore e sangue. In questi giorni particolari, il sindaco Romano Carancini e l’Amministrazione comunale sentono la necessità di esprimere ancora una volta solidarietà e vicinanza alla famiglia di Pamela Mastropietro e alle vittime della sparatoria. Il primo cittadino dichiara di essere stato fin da subito in contatto costante con la famiglia di Pamela, in modo particolare con la mamma della giovane uccisa, cercando di facilitare anche gli adempimenti burocratici che ha dovuto affrontare e rappresentandogli personalmente, a nome di tutti i maceratesi, cordoglio e attenzione. Inoltre, a fianco delle associazioni impegnate nell’accoglienza, c’è stata collaborazione per seguire da vicino le persone ricoverate nell’ospedale di Macerata, dove il sindaco e gli assessori hanno preferito recarsi senza clamore, ringraziando gli operatori umanitari e il personale sanitario per la professionalità e l’attenzione devolute nella cura.

Per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche, c’è stata grande partecipazione alla fiaccolata per dimostrare vicinanza alla famiglia della vittima: martedì 6 febbraio, circa 200 persone si sono ritrovate ai Giardini Diaz  di Macerata per stringersi intorno alla signora Alessandra Verni, madre della 18enne barbaramente uccisa. Emblematici gli striscioni “Stop violenza” e “Una luce per Pamela”. Al corteo organizzato dall’associazione “L’Esistenza ora”, che raccoglierà anche fondi a favore della famiglia della vittima, hanno aderito i Comuni di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, rispettivamente rappresentati dall’assessore alle pari opportunità Antonella Baiocchi e il vicesindaco Donatella Ferretti. Ha destato stupore l’assenza del sindaco, Romano Carancini, contrario alle manifestazioni.

«È il tempo della Comunità, della nostra Comunità. Forse fin qui ho detto troppo timidamente che i prossimi giorni sono, da un certo punto di vista, più delicati di quelli terribili passati. E allora chiedo a tutti di farsi carico del dolore, delle ferite e dello smarrimento della mia città. Si fermino tutte le manifestazioni, si azzeri il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo. So bene che c’è il “sentire” di molti di voler esprimere tanti buoni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana – dichiara Carancini –  Ma oggi io ho a cuore la mia Città, la forte volontà di proteggerla verso la nostra normalità, il nostro quotidiano incedere tra bellezze e problemi. È per questo che mi appello alle donne e agli uomini, in particolare ai giovani, di buona volontà per sospendere spontaneamente ogni pur legittimo desiderio di far sentire la propria voce, in questi giorni difficili e fragili. Io sento forti le responsabilità per la città, per la comunità di cui sono parte e credo che ci sia un tempo per il silenzio e un tempo per manifestare, tutti insieme, a favore della vita, per la nostra Costituzione, per i diritti alla legalità. Questo è il tempo della riflessione e dell’impegno a riprendersi e ritrovarsi, tra noi, verso quello che siamo».