Genitori in blue jeans e… camicia di forza!

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

Canicattì (Agrigento). Studente di terza media viene promosso con il voto finale 9, i genitori fanno ricorso al TAR perché ritengono meriti il 10.

Rimini. Una mamma fa irruzione nella scuola elementare e, dopo aver spinto via bidella e maestra, entra nella classe frequentata dal figlio e si mette a fare lezione al grido di “Sono meglio io delle vostre maestre!”

Avola (Siracusa). L’insegnante di educazione fisica rimprovera uno studente e i genitori, per protesta, il giorno dopo vanno a scuola e lo picchiano davanti a tutta la classe con calci e pugni fino a rompergli una costola.

Bitonto (Bari). Scoppia la rissa fra le mamme che dovrebbero assistere alla recita di Natale. Si contendono il posto in prima fila. La preside è costretta ad annullare lo spettacolo e chiamare l’ambulanza.

E non parliamo di cosa combinano i papà nei campi di calcio dove giocano i loro figlioli: botte al bambino che non gli passa la palla (Lecce), al mister che lo allena (Sassoferrato), all’arbitro della partita (Tricase), agli altri padri (Pietrasanta, Carrara: spintoni, calci, pugni, sputi, i bambini costretti a interrompere la partita per andare a fermare la rissa sugli spalti).

Una volta erano i grandi a raccomandarsi con i piccoli di comportarsi bene e non farli vergognare una volta usciti di casa, adesso invece si sono invertiti i ruoli. “Ti prego papà, oggi tieni le mani in tasca, conta fino a dieci prima di parlare, e niente insulti”. “Fai la brava, mamma, siedi buona buona accanto alle altre signore senza prenderle a testate”.

Genitori del terzo millennio, che diavolo vi prende? É così che pensate di educare la prossima generazione a prendere le redini del mondo? I vostri figli non sono tutti fenomeni, geni incompresi, provette rockstar o assi del calcio: sono semplicemente bambini coi loro pregi e difetti, capaci di grandi cose come pure di grandi errori. Chiedono solo di crescere sereni ed equilibrati. Volete fargli davvero un grosso favore? La mattina appena svegli per prima cosa preparatevi una camomilla, ma bella forte, dopo di che ripetete a voce alta “Oggi farò di tutto perché mio figlio non si vergogni di me”. Più volte, perché dovrete convincere anzitutto voi stessi.