Forza Italia non ricandida Razzi. La disperazione di Crozza

di MASSIMO CONSORTI –

Pagato il debito, come tutti al mondo sanno, Silvio si sente libero anzi, vivo. Avverte la possibilità di continuare a fare e disfare come in effetti lui può. Lui ma non gli altri. E infatti in questa tornata elettorale un trombato eccellente, come i cadaveri di Francesco Rosi, c’è. Si chiama Antonio Razzi, nato a San Giuliano Teatino nel 1948, emigrato nel 1965 in Svizzera, sposato con una spagnola e padre di due figli. Razzi è, secondo la tradizione abruzzese della caparbietà non per caso, il tipico soggetto umano che vede dovunque una via d’uscita rispetto alla desolazione della vita quotidiana e, non appena lo spiraglio si apre, ci si ficca dalla testa ai piedi. Famoso per aver tradito Tonino Di Pietro e il governo di centrosinistra, Razzi e con lui Scilipoti, assursero in breve tempo alla notorietà indiscussa dei maramaldi ma si sa, pecunia non olet, e il vitalizio è il vitalizio. Il fatto è che Antonio Razzi, ignorante come una capra e illetterato all’ennesima potenza, ha subito catturato l’attenzione del comico satirico più famoso d’Italia, quel Maurizio Crozza che ne ha fatto una icona televisiva. Il povero Crozza però, non aveva tenuto in considerazione la paraculite di Razzi che, colto al volo l’affare legato alla notorietà, si  è messo a imitare Crozza che imitava lui. Così, oltre allo stipendio e alle diarie da senatore, il Totonno abruzzese partiva per vere e proprie tournée di comparsate lautamente pagate. E poi canzoni, il tentativo di girare un film, santini, botton, autografi, sembrava che fosse rinato a nuova vita grazie all’apporto fondamentale di un comico. Questa mattina, appresa la notizia del siluramento da un lancio dell’Ansa, Maurizio Crozza è stato visto lungo i Navigli, a Milano, piangere a dirotto, disperato per la scomparsa dalla scena politica di una delle sue migliori fonti di ispirazione. Però poi, sedendosi un attimo in un bar per un cornetto e un cappuccino, Crozza ha pensato a una possibile soluzione. Parlerà di Kim Jong-un e della politica internazionale con Razzi mentre pascola le vacche svizzere, quelle di Ricola, nel terreno della sua casa a San Giovanni Teatino. Ma sarà Crozza a imitare Razzi o viceversa? Questo non è dato di saperlo, deciderà la 9.