Morire d’amore

di MASSIMO CONSORTI –

Prendiamo in prestito il titolo di un film che allora, nel 1971, fece scalpore, Morire d’amore con Annie Girardot. Approfittiamo del dejà-vu perché la storia che stiamo per raccontare è la stessa della trama del film, la differenza è che nella pellicola la prof. è femmina.
Massimo De Angelis è uno stimatissimo professore di materie umanistiche del liceo Massimiliano Massimo, retto dai padri gesuiti, di Roma. Dopo 25 anni di carriera, il professor De Angelis viene considerato da tutti, alunni e genitori compresi, un “insegnante esemplare”. Ma, come la deflagrazione della bomba di Kim a Capodanno, scoppia lo scandalo. De Angelis viene accusato di abusi sessuali su una minore, arrestato e trasferito a Regina Coeli. Sono tutti increduli. Dal dirigente scolastico ai bidelli nessuno riesce a spiegarsi come tutto questo sia potuto accadere. Al contrario di altri fatti e fattacci di natura uguale o simile però, il professore ammette immediatamente le sue responsabilità, non si tira indietro, non dichiara ai quattro venti di essere stato provocato. Semplicemente, il professor De Angelis, 25 anni di onorata carriera, confessa singhiozzando di essersi innamorato e, a quanto pare, ricambiato dall’allieva quindicenne.
Non è lei infatti a denunciare l’insegnante ma i genitori che, per caso, leggono gli sms inequivocabili che la loro figlia si scambia con il professore. Tanto che, quando la ragazza scopre che i genitori hanno letto i messaggi, avvisa il professore che tenta il suicidio.
Sa benissimo, Massimo De Angelis, di aver tradito la fiducia dei suoi allievi e dei genitori e anche quella che riponeva in sé stesso. Sa, il professor De Angelis, di aver commesso un reato e non riesce a capacitarsi del fatto che possa essersi innamorato, venendo così meno al ruolo di educatore. La ragazza, da parte sua, confessa al magistrato tutto l’affetto che nutre per l’insegnante e conferma di non essere mai stata sottoposta ad abusi di nessun genere, che tutto è stato consenziente. Ma è minorenne e in questo caso la legge non ammette né consente deroghe, neppure per amore. Il professor De Angelis conosce perfettamente quali saranno le conseguenze del suo operato e le accetterà, perché sa di aver sbagliato, di aver provato un sentimento che avrebbe dovuto tenere lontano da sé stesso e dagli altri, si chiama amore e non sempre è concesso.