Babbo Natale esiste, qualcuno lo ha incontrato da Bartolini

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

Questa è una storia vera che comincia dieci giorni fa, quando Mauro trova sotto l’abete addobbato in soggiorno la letterina che suo figlio ha scritto con tanto amore e qualche incertezza grammaticale dovuta alla tenera età. Sono tempi difficili per tutti e purtroppo lo hanno imparato anche i piccolini come lui: ha dato il suo contributo comportandosi bene a casa e a scuola, sogna di ricevere un regalino, ma solo se è possibile.

Sono parole di un piccolo ometto che arrivano dritte al cuore, perciò è presto detto, Mauro ordina sul negozio online più famoso che conosce il giochino che desidera suo figlio. Sembra tutto a posto, e invece… Invece l’acquisto viene spedito con ritardo, giunge al deposito del vettore solamente sabato 23 e perciò andrà in consegna dopo le feste. E’ un imprevisto che manda nel panico Mauro, il quale si reca direttamente dal vettore sperando di poterlo ritirare subito personalmente. Gli uffici sono chiusi al pubblico, ci sono ancora quattro persone al lavoro e sono in procinto di andarsene a casa. Ascoltano il racconto di Mauro, ma purtroppo non possono aiutarlo.

«Le spedizioni arrivate nelle ultime ore si trovano accatastate in deposito, ma parliamo di tantissimi pacchi provenienti da tutta Italia e di ogni dimensione, tutti ancora da smistare. Sono quasi le 13, siamo ben oltre l’orario di chiusura. Ci dispiace, ma non c’è niente da fare». «Voi non capite, mio figlio è buono e piccolo e questo mondo è orribile e io voglio che lui creda ancora nelle favole, nel bene che vince sempre, nei sogni, non posso immaginare il suo faccino la mattina di Natale quando correrà scalzo in cucina a cercare sotto l’albero e non troverà niente!»

Mi sembra chiaro. Babbo Natale può anche aver trovato traffico o smarrito per strada tutte le sue renne, aver contratto la febbre gialla o esser stato sommerso da una pioggia di locuste, cascasse pure il mondo deve consegnare regali ai bambini. E’ l’unico al mondo a non deluderli mai. C’è letteralmente una montagna di buste e scatoloni da controllare uno per uno, il pacchetto da rintracciare è così piccolo che sta in una mano, è impossibile trovarlo in poco tempo ed è tardi, i dipendenti hanno finito da un pezzo il loro turno, però… però sanno che c’è un bambino che crede nello spirito natalizio e sogna che un vecchio sconosciuto panzone con la lunga barba bianca passi la notte del 24 a portare doni senza chiedere nulla in cambio, solo per la gioia ed il sorriso dei più piccoli. A quanto pare, credere nei sogni può trasformarsi in un super potere: i quattro ricostruiscono dapprima al computer il percorso della spedizione, poi rovistano ovunque e alla fine, dopo molto, molto tempo, il pacchetto salta fuori!

Se vi state chiedendo perché Mauro non abbia optato per un regalo alternativo, perché i quattro presenti in azienda gli abbiano aperto i cancelli del deposito anziché ignorarlo (come avrebbe fatto chiunque in qualsiasi altro posto di lavoro quando si presenta un cliente fuori orario), perché abbiano perso così tanto tempo a rovistare tra scatole pacchi e buste invece di andarsene a casa e godersi le meritate ferie festive, perché tutti e cinque alla fine si siano emozionati fino alle lacrime per questa piccola grande impresa, allora non avete mai conosciuto Babbo Natale. E mi dispiace per voi.