Uici Marche scrive a Prefetti, Anci e Regione: «Norme meno rigide per ridurre l’isolamento dei non vedenti»

di REDAZIONE –

ANCONA – Con una comunicazione inviata a Prefetti, Questori, Legione Carabinieri Marche, Presidente della Regione e Anci Marche, il consiglio regionale dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti ha aderito all’azione di sensibilizzazione promossa con un ordine del giorno dall’Uici nazionale in vista delle riaperture previste per il prossimo 4 maggio. Nel documento si evidenziano “le criticità relative al distanziamento sociale che i ciechi, gli ipovedenti e le persone con disabilità plurime rischiano di patire per via delle misure prescritte. «Offriamo la nostra collaborazione – si legge nella nota – affinché pur rispettando le norme a tutela della salute di ciascuno, siano ridotti i disagi e i rischi di confinamento e isolamento sociale che potrebbero derivare dall’applicazione poco flessibile delle prescrizioni emanate per contrastare la pandemia da Covid-19».

«Nessuno di noi vuole forzare la mano o avere privilegi che possono mettere a rischio la salute nostra e di chi si prende cura di noi – spiega la presidente Uici Marche, Alina Pulcini – ma è innegabile che le persone con disabilità devono affrontare questa pandemia con molte difficoltà in più rispetto ai normodotati. Noi abbiamo bisogno di toccare gli oggetti per “vederli” e i guanti protettivi non ci aiutano a individuare i materiali. Spesso dobbiamo avere vicino un accompagnatore per muoverci e non possiamo mantenere con lui la distanza di sicurezza».

«La comunicazione inoltrata alle autorità regionali sta dando i primi risultati – conclude la presidente regionale – perché abbiamo già ricevuto risposte positive con inviti a collaborare per trovare insieme la strategia migliore affinché l’autonomia delle persone con disabilità visiva sia salvaguardata. Per questo ringraziamo tutte le autorità che in questo momento difficile ci stanno dimostrando sensibilità e vicinanza».

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