di REDAZIONE –
Vito Sforza e Giuseppe Di Caro s’interrogano sul senso dell’arte e dell’identità nell’era dell’immortalità digitale. Dal 1° al 17 novembre, ingresso gratuito –
GROTTAMMARE – Lo Spazio K ospiterà fino al 17 novembre la mostra “Bellezza & Alterità nella società digitale”, progetto artistico firmato da Vito Sforza e Giuseppe Di Caro, che impiega video, fotografia, danza e musica per analizzare le trasformazioni sociali e culturali nell’era digitale. L’inaugurazione è fissata a sabato 1 novembre, alle ore 17.30 (Spazio K, piano terra Palazzina Kursaal). Il progetto espositivo si struttura in due sezioni:
la prima raccoglie tre video che affrontano il tema dell’immortalità, includendo argomenti tratti dal “Fedone” di Platone sull’anima, l’analisi di Pasolini sull’infelicità giovanilee la “Lettera sull’immortalità” di Gino De Dominicis; la seconda sezione propone immagini fotografiche che esplorano la bellezza e l’immortalità della coscienza e oscillano tra documentazione del reale e smaterializzazione digitale. Vi sono interventi manuali (come pittura o graffiature) che rappresentano un ritorno alla fisicità e un dialogo continuo tra reale e virtuale.
L’obiettivo degli autori è indagare l’impatto delle tecnologie digitali sul concetto di bellezza, creatività, produzione simbolica e comunicazione, interrogandosi sulla possibilità di preservare la memoria e l’identità in un’epoca di crescente immaterialità. «Questo lavoro – afferma Vito Sforza – analizza le trasformazioni della società contemporanea, in cui nuovi elementi culturali influenzano creatività, produzione e comunicazione. La digitalizzazione, espandendosi rapidamente, modifica i concetti di tempo e materia, ridefinendo i rapporti tra individui, comunità e sistemi produttivi. In questo contesto, la comunicazione diventa cruciale».
Lorenzo Rossi, assessore alla Crescita Culturale, invita i visitatori a visitare l’esposizione “senza fretta, per guardare, ascoltare e, forse, ritrovarsi – almeno per un attimo – dentro la fragile meraviglia di ciò che resta vero”. «Ci sono mostre – prosegue Rossi – che si attraversano come un percorso, e altre che si abitano come un pensiero. “Bellezza & Alterità nella società digitale” appartiene a questa seconda categoria: un’esperienza che non si limita a mostrare, ma trasforma le immagini in domande. Domande su di noi, su ciò che restaumano in un mondo sempre più digitale, su cosa significhi ancora cercare la bellezza in un’epoca di sovraesposizione e smaterializzazione». La mostra è aperta nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 17 alle 19.30. Ingresso gratuito.
Copyright©2025 Il Graffio, riproduzione riservata






































