Monteprandone, il sindaco Loggi scrive ai titolari delle attività commerciali chiuse: «Non vi lasciamo soli»

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Emergenza Coronavirus, si avvicina la Fase 2. Il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi e l’assessore al commercio Gianpietro Vallorani, hanno scritto una lettera ai titolari di bar, pizzerie, pasticcerie, ristoranti e altre attività commerciali chiuse per decreto ministeriale. Di seguito riportiamo il testo:

«Carissimi, in molti ci chiamate e ci raccontate le difficoltà di questo periodo di ripartenza nel rivedere e riadattare la vostra modalità di lavoro con consegne a domicilio e, da ieri, la vendita d’asporto. Qualcuno manifesta le sue preoccupazioni specialmente per il periodo successivo, quello in cui vi verrà chiesto di distanziare tavoli, evitare assembramenti nei locali, contingentare gli accessi.  Lo sappiamo non sarà facile, soprattutto per quanti hanno un’attività di pochi metri quadrati!

Ascoltando le vostre istanze e recependo le richieste dell’associazione CentoperCento, l’Amministrazione comunale sta lavorando ad un piano dettagliato che possa valutare, caso per caso, le singole situazioni per ripartire in sicurezza, quando sarà consentito dal Governo. Le prime misure certe che adotteremo saranno mantenere ferme le tariffe Tari 2020 rispetto all’anno precedente, rinviando l’applicazione del nuovo metodo tariffario; rinviare il pagamento della prima rata della Tari 2020 da luglio a settembre.

Piccola anticipazione sulle prossime azioni che intendiamo intraprendere a favore del commercio. É allo studio degli uffici comunali una misura rivolta a tutte le attività commerciali e agli artigiani che, da inizio emergenza sono state costrette a chiudere per decreto, in cui prevediamo, solo per i mesi di chiusura obbligatoria, l’eventuale restituzione di una parte della Tari e/o della Tosap.

Stiamo verificando la fattibilità economica di questo intervento confidando anche in risorse che, ci auguriamo, il Governo centrale metterà a disposizione degli Enti Locali. Solo quando avremo dati certi, potremo confermare la possibilità di assumere questo impegno. Non vi lasciamo soli, ma vogliamo dimostrarlo solo con fatti concreti».

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