Junior Cally a Sanremo, l’assessore Baiocchi: «Scelta scellerata, con la violenza di genere non si scherza»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Assessorato alle Pari Opportunità retto da Antonella Baiocchi, la Cabina di Regia Antiviolenza del Comune di San Benedetto del Tronto e l’Amministrazione Piunti prendono le distanze dalla partecipazione del rapper Junior Cally al festival di Sanremo. «É vergognoso che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi che sdoganano la violenza, il bullismo, lo stupro, il femminicidio» afferma l’assessore Baiocchi «I massmedia dovrebbero svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne e di qualsiasi altro tipo, ed è inconcepibile che si rendano complici di divulgare certi devastanti contenuti».

L’assessore si riferisce alla scelta del direttore artistico del Festival di Sanremo 2020, Amadeus, di inserire tra i cantati un repper con contenuti in palese contrasto con il contratto di servizio della Rai, i cui principi generali prevedono di “superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione“, oltre alla promozione “delle pari opportunità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del contrasto a ogni forma di violenza”.

A riguardo si è levata una vera e propria sommossa su parecchi fronti. «Nel nostro territorio – continua l’assessore Antonella Baiocchi – noi del Comune, con tutti i componenti della Cabina di regia Antiviolenza, con la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Ascoli presieduta dalla dott.ssa Lupi, con la Consigliera di Parità Provinciali e Regionale Paola Petrucci e le Pari Opportunità Regionali, con molte associazioni impegnate nel contrasto della violenza (tra tutte nomini il C.Ia.t.d.m. si San Benedetto presieduto da Mara Vena) siamo insorti tempestando di mail di protesta la Rai e tutti gli organi competenti a porre rimedio a questo scempio. Chiediamo che non si permetta al soggetto in questione di partecipare al Festival di Sanremo e in subordine, si chiedono le dimissioni del direttore artistico Amadeus o quantomeno le pubbliche scuse».

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