Macerata, lo Sferisterio si conferma il primo polo di attrazione culturale della città

di REDAZIONE –

MACERATA – Anche per il 2019 lo Sferisterio ha fatto registrare una stagione di successo confermandosi il primo polo di attrazione culturale della città e una vetrina d’eccezione per Macerata grazie all’alta qualità dell’offerta di spettacoli che ogni anno richiamano spettatori, non solo del luogo e del territorio, ma anche da tutta Italia e dall’estero. A contribuire al buon risultato non è stato solo il Macerata Opera Festival,  che ha chiuso con un record di incassi rispetto agli anni precedenti, ma a far brillare l’arena sono stati anche i tanti altri  eventi che si sono susseguiti fino al mese di settembre.

«Lo Sferisterio è sempre di più il simbolo di questa città, nella sua capacità di stupire e di aprirsi a nuove forme di espressione  – commenta il sindaco Romano Carancini – seppur conservando intatto il legame con la tradizione. Lo Sferisterio che si lascia conoscere ed esplorare, che aumenta di anno in anno presenze e riconoscimenti, coinvolgendo generazioni diverse e spaziando verso dimensioni che soddisfano gusti e tendenze variegati. Lo Sferisterio che rappresenta l’orgoglio della comunità maceratese e nella sua rinnovata veste di luci entra in dialogo con i cittadini, mostrandosi in tutta la sua bellezza di forme e linee. Ora l’obiettivo è quello di rendere questo straordinario spazio sempre più qualificato e fruibile anche nel corso dei mesi invernali. Sono certo che il nuovo percorso museale interno al quale l’amministrazione comunale sta lavorando con grande convinzione potrà portare un valore aggiunto ed esaltare la meraviglia di un pezzo fondamentale del nostro patrimonio».

A sottolineare i risultati positivi sono ancora una volta i numeri che, riferiti alle presenze, parlano in totale  60.130 presenze di cui 6.281 spettatori per la XXX edizione di Musicultura37.018 per la stagione lirica targata #rossodesiderio, 10.326 per la rassegna di musica dal vivo Sferisterio Live Macerata.

«L’Arena Sferisterio ormai è aperta tutto l’anno – afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde –  un vero centro di produzione culturale. Ogni giorno accoglie i turisti e le scuole che la visitano e da giugno a settembre ogni giorno è piena di vita, tra spettacoli e prove. Dopo duecento  anni dalla fondazione grazie alla volontà imprenditoriale di alcuni cittadini maceratesi, ancora oggi lo Sferisterio è una grande impresa culturale e creativa che ci riempie d’orgoglio».

Sferisterio Live Macerata che ha portato sul palcoscenico maceratese la cantautrice di fama internazione Loreena McKennitt, il popolare cantautore romano Antonello Venditti, lo showman attore e comico Maurizio Battista, l’icona del pop italiano Levante, il gruppo di giovanissimi amatissimo dal pubblico Manneskin, l’opera rock firmata dal coreografo Micha van Hoecke, Shine Pink Floyd Moon.

Altre 6.505  persone sono state all’Arena Sferisterio grazie al Festival Internazionale del Folklore,  che ha visto esibirsi in Arena gruppi provenienti da Bulgaria, Ucraina, Bolivia, e Argentina oltre naturalmente a I Pistacoppi, allo spettacolo “Luci della ribalta”  legato alla manifestazione di auto storiche Sibillini e dintorni e al molto apprezzato concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri che è stato un momento molto amato dalla città.

«Una programmazione così ampia, che oltre ad aumentare e diversificare l’offerta culturale funge da importante attrattore turistico e crea lavoro in città – interviene il sovrintendente Luciano Messi –  è possibile anche grazie alle maestranze dell’Associazione Arena Sferisterio, che oltre all’organizzazione del Macerata Opera Festival curano i servizi tecnici, di accoglienza e di biglietteria di tutte le manifestazioni che si svolgono nell’Arena maceratese. Si tratta di un impegno importante, che richiede grande professionalità e abnegazione e che sviluppa ogni estate oltre 20.000 giornate lavorative. A tutte queste persone voglio esprimere un grande ringraziamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti insieme».

Copyright©2019 Il Graffio, riproduzione riservata