San Benedetto, presentato il tavolo permanente su “Povertà e disagio adulto”

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con una conferenza stampa a cui hanno partecipato i rappresentanti dei soggetti firmatari di un apposito protocollo d’intesa, è stato presentato il Tavolo permanente su “Povertà e disagio adulto” che nasce presso l’Ambito Territoriale Sociale 21 per attuare progetti di recupero socio – economico – lavorativo e dare avvio al progetto “Housing First” per il quale la Regione ha stanziato specifici finanziamenti.
Aderiscono al protocollo la Caritas diocesana, la parroccchia Cristo Re, le associazioni Ora et Labora, Centro famiglia, La Coccinella, Amelia, Insieme per la solidarietà, Il Germoglio onlus, Anolf. «La costituzione del tavolo – spiega il sindaco Pasqualino Piunti – nasce dalla necessità di mettere in rete gli attuali interventi di contrasto alla povertà svolti dalle istituzioni pubbliche e dal privato sociale. Le problematiche legate al disagio sociale sono tante e le poche risorse, umane ed economiche, che sono a disposizione e che vanno razionalizzate per evitare duplicazioni e inefficienze».

Obiettivo principale dell’organismo è infatti quello di avviare percorsi in grado di offrire alle persone in difficoltà non più semplici interventi di assistenza o beneficenza ma una vera e propria “presa in carico integrata” grazie alla quale elaborare progetti individualizzati sulla base delle esigenze segnalate e di accompagnamento verso possibili inserimenti lavorativi.
«Ma il Tavolo si propone di fare molto di più – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – tra le azioni contenute nel protocollo, compaiono ad esempio la realizzazione di un front office che rafforzi e integri i vari “punti di accesso” che oggi offrono le associazioni e gli enti aderenti, la catalogazione informatica delle schede delle persone prese in carico da condividere tra tutti i soggetti firmatari, la promozione di occasioni di incontro su temi di interesse familiare, l’organizzazione di eventi di animazione e di aggregazione sociale per le famiglie, la creazione di iniziative a favore della genitorialità e dell’accoglienza».

Il tavolo troverà il suo momento operativo nella Commissione di Valutazione composta da rappresentanti dei firmatari del protocollo che valuterà i singoli casi ed elaborerà dei “Piani d’Intervento Individualizzati” che conterranno le varie azioni che dovrà svolgere ogni associazione, gli obiettivi da raggiungere, i soggetti e le istituzioni da mettere in rete, gli interventi da attuare che richiederanno l’accettazione con la sottoscrizione da parte del beneficiario di un “patto”, vincolante a pena di decadenza del sostegno concesso.

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