“Donne in Rosa”, una camminata per la solidarietà

di GIAMPIETRO DE ANGELIS –

GROTTAMMARE – È una mattina inizialmente fredda quella di domenica 2 dicembre, ma non rigida. Con un sole che gradualmente emerge e si fa notare. C’è, si prende il suo spazio in un cielo inaspettatamente azzurro, appena velato qua e là. Una bella luce che osserva e dona piacevoli riflessi sulle tante maglie rosa. É un giorno particolare, dedicato ad un evento sportivo aperto a tutti e a scopo solidale. Si tratta della “Camminata Donne in Rosa”, organizzata a Grottammare con la collaudata competenza della società sportiva Running Riviera delle Palme. L’intero ricavato viene devoluto alla Fondazione Umberto Veronesi, fondata dall’omonimo e celebre oncologo che molto ha creduto nella ricerca a tutto campo e alla possibilità di guarire dalle neoplasie, in particolare il tumore al seno. Veronesi divulgava anche la cultura di un giusto stile di vita, sano nell’alimentazione attenta ai cicli produttivi, e in una opportuna attività sportiva, come questa.

L’evento del 2 sicembre si sviluppa su due possibilità, la camminata vera e propria, per un percorso di 5 chilometri e una gara podistica di 10 chilometri. Piazza Kursal di Grottammare, alle 9 è già piena di atleti ed aspiranti tali di tutte le generazioni. Agli iscritti viene donata la maglietta rosa, così ricca di valori simbolici. Rosa come Donna, in un periodo storico dove l’eco del post femminismo, ovvero tutto quello che sembrava essere assodato, compreso e metabolizzato, si fa debole e cresce il bisogno di ritrovare l’equilibrio umano e sociale, non solo tra uomini e donne, ma anche tra i ruoli, negli impegni e nelle responsabilità.

Non è un caso che il colore sia il rosa: simboleggia l’apertura all’accoglienza, all’intuito e all’amore in senso lato. Il rosa è affine alla sensibilità, alla tenerezza, alla delicatezza. É un colore elegante e raffinato. Ha il carattere della calma. E, in questa occasione, il rosa è anche la speranza e la fiducia di una buona salute, da preservare, da ritrovare. Ogni minuto che passa, in attesa della partenza, le persone iscritte aumentano, in un multiforme vocio, nell’andirivieni per la piazza, saluti ed abbracci, piccoli capannelli, cagnolini al guinzaglio. Abbigliamenti tecnici e non, giovani di tutte le età in calzoncini e maglietta ed altri in tuta e comode felpe avvolgenti. Tra gli uni e gli altri ci siamo anche noi, i “walkers” come ci piace chiamarci: i camminatori con i bastoncini, secondo la tecnica del Nordic Walking, della polisportiva Adriatico Team.

Sono quasi le 9,30, l’ora prevista della partenza. Ci si divide a seconda della disciplina scelta: si corre o si cammina. Il serpentone umano ha in testa coloro che partecipano alla corsa competitiva, dietro tutti gli altri. É un bel vedere. Il percorso prevede un primo tratto in direzione sud, fino al giardino sul mare a ridosso della foce del Tesino. Si gira e si torna a nord, ripercorrendo la piazza Kursall, proseguendo sul lungomare e sulla pista pedo ciclabile che congiunge Grottammare con Cupra Marittima, costeggiando il mare e la scogliera, passando per il 43° parallelo che oggi sembra avere colori nuovi e significati aggiunti. Da bambino pensavo ai paralleli geografici come a tante infinite ed invisibili mani che si tenevano strette per abbracciare il mondo ed oggi, questa ingenua visione infantile, sembra vera. Sembra reale. Ed ho l’impressione che il pensiero passi in altre menti regalando al camminare quella sottile percezione che l’umanità sa riconoscersi nelle occasioni giuste.

Camminando, parlando e fotografando, ci rendiamo conto che i cinque chilometri sono praticamente raddoppiati: abbiamo fatto lo stesso percorso di chi ha partecipato alla corsa competitiva. Senza accorgercene. Un po’ stanchi ma non più di tanto. Dieci chilometri, con una giornata così luminosa e con tanto “rosa” tutt’intorno, si fanno volentieri.
Un piccolo e gradito rinfresco ci ha accolti all’arrivo.

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