Cancellato il Nobel per la Letteratura. Gli effetti del movimento #MeToo

La Stoccolma dei Premi Nobel

DI ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

Proprio così, il Premio che viene solitamente assegnato a quell’autore che, nel campo della letteratura mondiale, si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale, nel 2018 non sarà attribuito a nessuno. É già accaduto in passato, ma si trattava di periodi storici difficili, a cavallo delle due guerre mondiali. Le motivazioni addotte nel comunicato stampa attuale sono decisamente differenti. Tra i membri della giuria c’è anche la poetessa Katarina Frostenson, di recente travolta dallo scandalo generato da una miriade di denunce per molestie sessuali rivolte al marito, il celebre fotografo Jean Claude Arnault. Entrambi, inoltre, hanno diretto per anni il club culturale Forum ricevendo cospicui finanziamenti dall’Accademia, sulla regolarità dei quali la magistratura svedese starebbe indagando. Probabilmente la scelta di non assegnare il premio letterario è dipesa non tanto dal fatto che la Frostenson sia una scrittrice, quanto piuttosto dalle ulteriori accuse mosse alla coppia, poiché parrebbe che in passato proprio Arnault avrebbe pilotato l’assegnazione in favore di due scrittori francesi.

Sono gli effetti del movimento #MeToo, nato in America sull’onda del caso Weinstein allo scopo di risvegliare le coscienze, stimolare un diverso atteggiamento nei confronti delle donne, a superare una volta per tutte quell’orribile clima di rassegnazione secondo cui il ricatto sessuale dovrebbe costituire un passaggio obbligato nella carriera lavorativa.

Purtroppo non sono così fiduciosa. L’Accademia ha avuto l’occasione di deliberare l’esclusione della Frostenson in maniera permanente a marzo, eppure ha prevalso il voto contrario. Sono allora seguite per protesta le dimissioni di alcuni giurati, nella speranza di provocare un gesto analogo da parte della poetessa, che invece non è arretrata di un solo passo. Alla fine, si è giunti alla conclusione di non assegnare il premio, ma va precisato che in realtà è solo rimandato all’anno prossimo. Se la presa di posizione vuole essere decisa e determinante, allora bisogna darne prova concreta, lavorare per rinnovare nel profondo gli ambienti in cui si prendono decisioni importanti, riconquistare la fiducia della gente. La strada del cambiamento è ancora lunga e tortuosa.

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