La Galleria Marconi ospita la personale “Bifrǫst. La via tremula” di Paolo Pibi

di REDAZIONE –

L’inaugurazione, sabato 3 marzo alle 18 presso la Galleria Marconi, include una breve performance di teatro-danza con Mizar Gaia Astrid Tagliavini e Salvo Lo Presti

CUPRA MARITTIMA   La Galleria Marconi di Cupra Marittima, sabato 3 marzo alle 18, aprirà le sue porte a “Bifrǫst. La via tremula”, mostra personale di Paolo Pibi, visitabile fino al 31 marzo. In occasione dell’inaugurazione Mizar Gaia Astrid Tagliavini e Salvo Lo Presti proporranno una breve performance di teatro-danza, costruita in rapporto con i lavori di Paolo Pibi. Mizar Gaia Astrid Tagliavini è direttrice della compagnia professionale di arti performative e.artES cum panis mentre Salvo Lo Presti è l’autore dei testi originali che accompagnano la performance. La mostra si avvale della curatela e del testo critico di Valentina Falcioni, ed è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte. L’ingresso è libero.

“Bifrǫst. La via tremula” è il terzo appuntamento di Ti aspetto ANCHE domani, rassegna che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2017/2018. La Galleria Marconi si trova in corso Vittorio Emanuele II n.70 a Cupra Marittima. La personale di Paolo Pibi potrà essere visitata fino al 31 marzo, con i seguenti orari: lunedì – sabato 16,30 – 19,30.

La curatrice Valentina Falcioni racconta in questo modo la ricerca artistica di Paolo Pibi: «Qualcuno una volta ha detto che per vedere l’arcobaleno, bisogna imparare ad amare la pioggia. Per godere appieno della sua bellezza forse è necessario conoscere tutte le sue sfumature: il divino blu, l’aristocratico rosso, l’instabile verde, il menzognero giallo, lo stimolante arancione, lo spirituale indaco. Come ha scritto Dominique Simonnet: “I colori non sono irrilevanti, tutt’altro. Veicolano dei codici, dei tabù, dei pregiudizi cui obbediamo senza saperlo, possiedono significati reconditi che influenzano profondamente il nostro ambiente, i nostri comportamenti, il nostro linguaggio e il nostro immaginario”. Osservando attentamente le opere di Paolo Pibi, ci si rende conto che tutte le tinte appartengono ad un bagaglio antropologico che inizia a stratificarsi sin dai primi mesi di vita. Ogni nuance, inoltre, ha la capacità di influenzare la psiche e provocare precise reazioni emotive. Concatenate in uno scenario onirico, diventano le protagoniste di un viaggio incrostato di leggende che inconsapevolmente hanno influenzato il percorso sentimentale e creativo dell’artista di origini sarde».

Entusiasta il “padrone di casa” Franco Marconi, il quale spiega il titolo scelto per l’attuale ciclo d’arte, Ti aspetto ANCHE domani. «In tanti anni di attività ho avuto la fortuna di conoscere molti artisti, di farli esporre, di aiutarli a valorizzare il proprio lavoro. Ogni volta che vedo una mostra installata, vedo un percorso che si compie e si apre a nuove prospettive. Mi sono reso conto in questo modo, però, che il momento migliore per vedere una mostra, per apprezzarla, per farla propria, è nei giorni successivi all’inaugurazione – afferma Marconi –  Capita troppo spesso di vedere il momento dell’inaugurazione con tantissime persone che parlano, si confrontano, chiedono, ed è giusto che sia così perché l’inaugurazione ha questo scopo, permettere di potersi confrontare con artisti, curatori, critici, galleristi e far sì che le idee si incontrino e circolino. Eppure c’è sempre un po’ di confusione in queste occasioni, confusione che non permette di poter godere a pieno delle opere esposte. Ecco per questo ti dico, vieni all’inaugurazione, parleremo, rideremo, ci faremo una foto insieme, ma Ti aspetto ANCHE domani per gioire insieme dell’Arte e delle sue mille declinazioni».

Info: Galleria Marconi 0735/778703