Emergenza abitativa, Unione Inquilini e Codacons in Municipio: «Chiediamo impegni concreti»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una delegazione costituita da Daniele Primavera e dagli avvocati Cristina Di Pasquale e Paolo Iacoponi, in rappresentanza delle sedi San Benedetto del Tronto dell’Unione Inquilini e del Codacons, hanno consegnato nella giornata di lunedì 10 ottobre una lettera appello al sindaco nel corso di un incontro durato oltre un’ora e dedicato ai temi dell’emergenza abitativa, nell’ambito delle “Giornate mondiali sfratti zero”.

«Siamo estremamente preoccupati per la condizione della sofferenza abitativa. – dichiara Daniele Primavera – In Italia, 150mila famiglie sotto sfratto esecutivo, 650mila in attesa di una casa popolare, senza una risposta. In questa situazione già insostenibile, si aggiunge l’aumento per le spese alimentari e l’incremento esponenziale delle bollette energetiche, che colpiscono redditi bassi e medi. Ci siamo rivolti al Sindaco Spazzafumo e all’Assessore Sanguigni chiedendo impegni concreti per impedire sfratti che violano i diritti umani e per i quali non è praticabile il passaggio da casa a casa, e di intervenire presso il governo nazionale e quello regionale per stanziamenti straordinari diretti ai comuni e agli Erap, misure immediate di sostegno per le bollette e per interventi strutturali che ne impediscano o limitino gli aumenti, nonché la tassazione al 100% degli extraprofitti delle imprese».

«Abbiamo chiesto che, in ogni caso, non siano consentiti distacchi di luce e gas, dovuti agli aumenti, in quanto si tratta di servizi necessari per la sopravvivenza e perché siamo di fronte a forme di morosità incolpevole. – continua Primavera – Abbiamo chiesto una rinegoziazione dei canoni attuali, con ulteriori agevolazioni fiscali a chi aderisce alla riduzione degli affitti, l’abolizione della cedolare secca sul libero mercato e la penalizzazione fiscale delle case tenute sfitte. Abbiamo chiesto, infine, misure strutturali per un piano casa di aumento di alloggi a canone sociale con il recupero e il riuso del patrimonio pubblico e privato vuoto e abbandonato, nonché un grande investimento pubblico per le “comunità energetiche”, in cui cittadini e attività economiche di prossimità possano unirsi per produrre, consumare e gestire in proprio energia da fonti rinnovabili in impianti locali».

«Servono finanziamenti adeguati, – conclude Primavera –  a partire da tutte quelle risorse non spese e ancora disponibili, serve un nuovo Recovery Fund per la transizione ecologica, a partire dal garantire il diritto alla casa e all’autonomia energetica da fonti rinnovabili. Ringraziamo il Sindaco Spazzafumo e l’assessore Sanguigni per aver ascoltato le nostre richieste e averci garantito interventi che vanno in queste direzioni. Il 5 Novembre – conclude Primavera – saremo tutti a Roma per la manifestazione nazionale contro le disuguaglianze e per la giustizia sociale e ambientale.»

«L’incontro è servito a fare una panoramica sulla situazione degli alloggi in questa città – dice il sindaco Antonio Spazzafumo – abbiamo illustrato le azioni che stiamo portando avanti e quelle che intendiamo avviare, anche se siamo consapevoli che i frutti saranno raccolti in tempi non brevi. In particolare, già da diversi mesi abbiamo avviato una interlocuzione serrata con l’Erap per far sì che si torni ad investire in edilizia pubblica in questa città puntando soprattutto al recupero del patrimonio edilizio esistente».

«L’esperienza che conduce ogni giorno l’Unione Inquilini è la stessa che viviamo noi, seppur da un punto di vista diverso – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Andrea Sanguigni – la piattaforma di richieste del sindacato è assolutamente condivisibile e ci sono i margini per orientare diversamente le politiche pubbliche nazionali e affrontare quella che è una emergenza sociale sempre più drammatica, a maggior ragione in città come la nostra in cui trovare un appartamento in affitto è praticamente impossibile».

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