Incontri con l’autore, Luca Telese presenta “La scorta di Enrico” alla Palazzina Azzurra

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Luca Telese presenta il libro “La scorta di Enrico”, domenica 3 agosto alle ore 21.30, presso la Palazzina Azzurra. A conversare con il giornalista sarà Paolo Perazzoli. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale “I Luoghi della Scrittura” e dalla Libreria “Libri ed Eventi” con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Regione Marche. Inoltre, l’evento è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione “Incorreggibili Ottimisti”. Luca Telese è giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Ha scritto molti saggi sulla storia politica recente del nostro Paese. Con Solferino ha pubblicato Turbopopulismo (2019; con Marco Revelli), Cuori rossoblù (2020), Cuori campioni (2021), la riedizione aggiornata del long seller Qualcuno era comunista (2021) e La scorta di Enrico (2022).

IL LIBRO – Berlinguer e i suoi uomini: una storia di popolo. I protagonisti di questa storia vengono dalla resistenza: al fascismo, alla violenza, alla fame. Hanno percorso vie diverse: dalle montagne partigiane alle catene di montaggio. Sono arrivati a una medesima destinazione: il Partito comunista italiano. Che a un certo punto delle loro vite si incarna nella figura di un uomo, Enrico Berlinguer. Questa è la loro storia, intrecciata a quella del loro leader. È fatta di tante vicende pubbliche – dalla primavera di Praga al golpe cileno, dalla rottura con Mosca all’attentato di Sofia – e di altrettante testimonianze private che illuminano vittorie e pericoli, scorci di confidenze e di intimità.

Racconta gli anni al servizio di una missione, per il partito e per il Paese, che univa le famiglie di Berlinguer e dei suoi uomini in una paura fin troppo concreta, come dimostra il tragico destino di Moro e della sua scorta. E si allarga nella foto di gruppo di un popolo che nella stagione breve e folgorante di Berlinguer visse la propria appartenenza politica con un’intensità forse mai più raggiunta. «Non c’è apologia, e nemmeno agiografia in questo racconto: solo un’asciutta e preziosa esattezza, in cui la normalità di quella classe dirigente, rispetto alla irresponsabile follia di quella presente, sembra davvero un bene rifugio» scrive Luca Telese, che unendo la sua voce a quelle dei testimoni costruisce il racconto corale di una stagione insieme perduta e attualissima. «Quello emesso dalla scorta di Berlinguer non è il sospiro nostalgico per un passato che non tornerà mai: è il seme di una storia che oggi può far nascere nuovi frutti con il suo esempio. Una, dieci, mille, scelte di vita».

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