“Il confine, la montagna, le comunanze al sud delle Marche”: incontro con Giuseppe Parlamenti a Palazzo dei Capitani

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – Sabato 12 marzo alle ore 17.30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo, Alchimie d’Arte, presenterà l’incontro “Il confine, la montagna, le comunanze al sud delle Marche” con ospite Giuseppe Parlamenti. L’evento si avvale del
patrocinio della Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Acquasanta Terme, Comune di Castignano, Comune di Arquata del Tronto, Comune di Montegallo, Comune di  Roccafluvione, Unione Montana Tronto Valfluvione, con il contributo di Confagricoltura, Fainplast, Consorzio forestale dei monti della laga, del circolo Stella della Laga, con gli sponsor Code Service di Lino Damiani e Garden la Fiorita. Condurranno la serata Domenico Parlamenti, presidente di Alchimie d’Arte ed Enrica Consorti, dirigente responsabile artistica di Alchimie d’Arte. Esporrà i suoi dipinti l’artista Emidio Mozzoni. Questo evento organizzato da Alchimie d’Arte vuole essere anche un veicolo promozionale per la candidatura di Ascoli Piceno a Capitale italiana della Cultura per il 2024. L’ingresso è gratuito con prenotazione, super green pass e mascherina. ingresso in sala alle ore 17. Prenotazione: whatsapp o tel. 3285546583.

Fondatore de “Il Postiglione – mensile dell’Acquasantano”, Giuseppe Parlamenti ha pubblicato nel 2003 la guida “Paggese uno scrigno d’Arte e di storia tra i monti della Laga” e “Il Cristo Morto e le Confraternite di Paggese”, nel 2019 “Nonno Peppe-Well” un viaggio attraverso immagini e documenti che testimoniano la dura vita degli emigrati italiani in cerca di lavoro e di fortuna, dedicato a suo nonno materno. Dice Giuseppe Parlamenti che questo libro “narra le vicende di chi è rimasto tra le sue montagne cercando di sopravvivere ai confini della regione, mediante le risorse naturali delle terre di uso civico. Inoltre vuole colmare un vuoto esistente per raccogliere e tramandare le carte sparse della storia, anche perché sia finalmente riconosciuta da chi non abita la nostra montagna, l’importanza del terzo modo di possedere che va oltre la proprietà pubblica e privata, quello rappresentato dalla proprietà comune, oggi riconosciuta persino dalla legge nazionale”.

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