Coldiretti, sos campagne: la grandine distrugge vigneti e oliveti

di REDAZIONE –

MARCHE – E dopo la grande siccità ecco la grandine. Non c’è pace per gli agricoltori marchigiani che ora sono alle prese con bombe d’acqua e pioggia ghiacciata a distruggere, in alcuni casi, il poco che si era riuscito a ottenere dopo mesi di precipitazioni scarse, assenti per mesi interi. La perturbazione arrivata nel pomeriggio di ieri ha letteralmente bombardato alcune zone nella fascia collinare tra le province di Ancona e di Macerata, tra Santa Maria Nuova e Monte San Martino. A farne le spese oliveti, vigneti e frutteti soprattutto. Nella zona di Cingoli un centinaio di ettari di vigna letteralmente rasi al suolo. Danni anche a Mazzangrugno, Filottrano e Agugliano, Sarnano, Gualdo e Penna San Giovanni. E mentre l’estate 2021 si chiude con un del 65% degli eventi climatici estremi che hanno devastato le coltivazioni decimando i raccolti da nord a sud della Penisola, aumentano i prezzi di ortaggi e frutta balzati del 3,3% secondo i dati Istat sull’inflazione ad agosto. «L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere – spiegano da Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti con pesanti ripercussioni sulle produzioni». Per far fronte agli eventi climatici distruttivi si fanno strada tra gli agricoltori le forme assicurative. Nel corso del 2021 secondo i dati ESWD nelle Marche si è registrata una media mensile di 1,5 eventi meteo distruttivi e gli assicurati aumentano di anno in anno ma sono ancora poche le aziende che godono di una copertura: 24mila ettari (appena il 6%), poco meno di 700 aziende agricole. Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche ha annunciato l’immediata attivazione degli uffici di zona Coldiretti per valutare l’entità dei danni. «Chiederemo inoltre alla Regione – dice – l’attivazione di misure emergenziali dedicate e l’individuazione di sistemi che agevolino sempre di più l’accesso degli agricoltori alle coperture assicurative».

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