Reporter per un giorno: la Tirreno-Adriatico vista da Elena Novelli del Liceo “Calzecchi Onesti” di Fermo

di REDAZIONE –

Riceviamo dal Liceo Linguistico “T. Calzecchi Onesti” di Fermo e pubblichiamo –

FERMO – Elena Novelli, alunna della quarta B del Liceo Linguistico “T. Calzecchi Onesti” di Fermo ha accolto con entusiasmo la proposta della docente di Scienze motorie Monica Vallesi di partecipare al concorso “Reporter per un giorno”, promosso da RCS Sport con il supporto della Gazzetta dello Sport e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado delle province toccate dalla Tirreno-Adriatico. Con il supporto della professoressa Monica Vallesi e della professoressa di Lettere, Antonella Buonaiuto, ha analizzato i materiali e le guide di approfondimento che corredavano il bando, scoprendo che molte penne importanti come quelle di Buzzati, Pratolini, Ortese si sono dedicate alla cronaca sportiva ed in particolare a quella ciclistica e consolidando le conoscenze relative alle modalità previste da tale tipologia di scrittura. Non si è lasciata spaventare dall’impresa e ha raccontato la sesta tappa “Castelraimondo-Lido di Fermo” del 15 marzo, assumendo i panni di cronista e rivolgendo il proprio sguardo, oltre che alla gara, al territorio e al modo in cui le nostre città l’hanno vissuta durante l’emergenza Covid. Non le è stato possibile a causa di questa, essere ospite presso la sala stampa del Quartier Tappa, dove dovrebbe avrebbe dovuto assistere all’evento in diretta insieme a noti giornalisti sportivi, ha tuttavia scritto il suo articolo che è stato pubblicato sul sito della Tirreno-Adriatico. Ecco l’articolo.

Mads Wurtz Schmid: un vero lupo di mare

Assistere al passaggio dei ciclisti impegnati nella Tirreno-Adriatico equivale ad essere attraversati da un’ebrezza vitale, da un’inspiegabile euforia che unisce gli animi e si trasforma di solito in applausi, parole di incoraggiamento o silenzio ammirato. Il miracolo si è compiuto anche quest’anno, nonostante gli appassionati siano stati costretti dall’emergenza Covid ad assistere alla gara in tv: la striscia colorata dei ciclisti, come un arcobaleno dopo la giornata di pioggia intensa, ha infuso nei cuori, non solo la consueta gioia, ma anche un’inattesa speranza nei confronti del domani. L’impegno profuso dai campioni, la loro energia, la fatica che traspare dai volti assumono in un contesto come quello in cui stiamo vivendo, un grande valore simbolico.  Gli atleti dimostrano che si può continuare a lottare per portare avanti i propri sogni, nell’attesa di tornare alla normalità.

La vittoria di Mads Wurtz Schmid che ha tagliato per primo il traguardo alle 15.58 del 15 marzo, diventa il simbolo di un’umanità che vuole farcela che con determinazione non molla! La “corsa dei due mari” dal suo esordio nel 1966 non ha conosciuto interruzioni e la continuità non è stata spezzata neppure dalla pandemia. I paesaggi delle Marche da sempre costituiscono lo sfondo delle ultime tappe. La corsa è partita da Castelraimondo, ha attraversato il maceratese per giungere nel fermano, per i leopardiani monti azzurri e per le dolci colline punteggiati da suggestivi borghi e città come Macerata e Fermo, ricchi di testimonianze del glorioso passato di epoca romana e medievale, piccoli scrigni di bellezza e arte.  Le ultime fasi della tappa si sono svolte lungo il litorale. Il tragitto ha offerto alla vista lo spettacolo di panorami diversi, ognuno di essi bellissimo a suo modo.

Sei battistrada Velasco, Bakelants, Wurtz Schmid, Oliveira, Van Moer, Liepins, hanno preso il comando e dopo una lunga fuga, divenuti cinque per il cedimento di Liepins, non sono stati più raggiunti dal gruppo. Nella volata finale ha avuto la meglio il danese Wurtz Schmid. Come un vero lupo di mare, manovrando il timone, è riuscito a mantenere la rotta, negli ultimi metri. Impugnando con maestria il manubrio della bicicletta è giunto diritto al suo obiettivo, il traguardo della sesta tappa della cinquantaseiesima edizione della Tirreno-Adriatico, a Lido di Fermo. Una vittoria a sorpresa per Wurtz Schmid che, dopo cinque anni di professionismo, giunge al primo risultato importante. Dichiara di aver compreso solo all’ultimo giro di poter giungere “a riva”, ottenendo il podio del “coraggio” in una inaspettata volata a cinque.

Il litorale adriatico è un territorio abitato da lupi di mare, che dalla notte dei tempi, lottano con la forza delle acque e con i fortunali. D’altro canto il mare, oltre che una potenziale minaccia, rappresenta una risorsa per gli abitanti, non solo per la sua pescosità, ma anche per il turismo. La cornice della tappa tornerà infatti a rivivere durante l’estate quando gli chalet si popoleranno di bagnanti e la spiaggia si colorerà di ombrelloni. Come per la corsa di oggi, sarà necessario osservare le norme per il distanziamento sociale, ma si darà continuità alla vocazione del territorio che, per la sua bellezza, sin dai primi anni del ‘900 è luogo di villeggiatura. Un grande mare da solcare è stata la gara per Mads Wurtz Schmid, capace di tenere a bada le onde con la maestria e la caparbietà di un vero lupo di mare.

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