“Esodi” a Grottammare, il documentario come arte: ospite il regista Marco Bertozzi

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Un viaggio nelle infinite forme del cinema documentario è quanto promette il prossimo appuntamento di “Esodi-Residenze digitali”, in programma giovedì 4 marzo. Ospite dell’incontro è il regista Marco Bertozzi, tra i più importanti documentaristi italiani, storico del cinema e docente all’Università di Venezia. L’iniziativa è organizzata dall’associazione L’Onagro, su proposta dell’assessorato alla Cultura della  Città di Grottammare. La partecipazione è aperta a tutti, indifferentemente dalle pagine Facebook  “Città di Grottammare” o “Esodi residenze digitali”. Il collegamento avrà inizio alle ore 18.

Nel corso dell’incontro, verranno affrontati vari aspetti dell’opera documentaria, a partire da cosa si intende oggi con la parola «documentario», quali aspetti del “reale” racconta e perché, staccandosi dall’idea di semplice specchio del mondo, è diventato la forma d’arte più incisiva della contemporaneità. A tutte queste domande cercherà di dare una risposta il regista ospite, affiancato dai curatori dell’iniziativa, Lucilio Santoni e Giovanna Frastalli.

«Il documentario si presenta oggi come un’esperienza filmica in cui prosperano laboratorialità e sperimentazione – afferma l’organizzatore Lucilio Santoni -. Una palestra estetica in cui il rapporto con le arti visive si è sviluppato enormemente, sino a rendere precarie distinzioni e terminologie in uso sino a pochi anni fa. Da tempo se ne è accorta l’arte contemporanea, sempre più interessata al film autobiografico e alla dimensione performativa dell’autore. O a pratiche, come il reenactment e il found footage, capaci di rivedere i cardini della rappresentazione realistica e i suoi immaginari cinematografici».

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