San Benedetto commemora il bombardamento del 27 novembre 1943

Paese Alto di San Benedetto del Tronto (foto Wikipedia)

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella ricorrenza dell’episodio più grave avvenuto il 27 novembre 1943, la Città di San Benedetto del Tronto commemorerà tutte le vittime dei bombardamenti subiti dalla Città durante la seconda guerra mondiale. Venerdì 27 novembre 2020 al Paese Alto, alle 11, il sindaco deporrà una corona di alloro sulle pareti della torre dei Gualtieri, simbolo del vecchio incasato che fu il più duramente colpito dalle incursioni di quel giorno. «Le disposizioni in materia di prevenzione del contagio ci impediscono di celebrare degnamente questo anniversario – dice il sindaco Piunti – non rinunciamo però a compiere un gesto simbolico che vuole testimoniare come il ricordo di quella tragedia, così come di tutti gli altri bombardamenti che colpirono la città dopo l’8 settembre 1943, sia ancora vivo nella nostra comunità. Viene naturale collegare quel dolore collettivo a quanto stiamo vivendo oggi – prosegue Piunti – oggi non sono le bombe a seminare morte ma un nemico subdolo perché invisibile che però, proprio come una bomba, colpisce senza preavviso e senza criterio, ferendo e purtroppo uccidendo senza pietà, senza dimenticare le tremende conseguenze economiche, e dunque sulle condizioni di vita di tante famiglie, con cui dobbiamo fare i conti. La nostra città non è purtroppo risparmiata, sta pagando anch’essa il suo alto contributo e sappiamo che il dramma non finirà presto. Oggi come allora, l’unico modo per guardare al futuro è quello di sentirci solidali, stare vicino a chi ha più bisogno e organizzarci per ripartire quando le condizioni lo permetteranno: fu così per il Dopoguerra, dovrà essere così anche stavolta».  Il bombardamento del 27 novembre 1943 probabilmente fu il risultato di un errore da parte degli alleati che in realtà volevano colpire Civitanova Marche: intorno alle 12.15, una formazione di trentasei bombardieri alleati iniziò un bombardamento a catena che distrusse tantissime abitazioni. I morti furono 25: la maggior parte perì subito, alcuni per le ferite riportate morirono nelle settimane successive.

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