Inquinamento Tesino, Manigrasso: «Non tollero che venga messa in discussione la mia credibilità»

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Moria di pesci sul Tesino: prosegue il “botta e risposta” fra Bruno Talamonti, consigliere delegato alle manutenzioni del Comune di Grottammare, e la consigliera di opposizione Alessandra Manigrasso (M5S) in merito al fenomeno inquinante alla foce del “fiume sacro”. Così la Manigrasso risponde alle ultime dichiarazioni di Talamonti, da lei definito ironicamente “consigliere tuttologo nella inedita veste di commissario Maigret”, il quale ha affermato che la consigliera pentastellata “non sa cosa sia né a cosa serva un contratto di fiume” e che “scrive comunicati stampa basati su notizie approssimative soltanto per racimolare qualche like sui social o, forse, qualche voto alle prossime elezioni”.

Ecco la replica della Manigrasso: «Ribadiamo che sin dal sopralluogo con il prof. Mauro Coltorti Presidente della Commissione Infrastrutture al senato, noi evedenziammo l’anomalia che si registrava  alla foce del Tesino. In  particolare sotto le arcate del ponte della ferrovia si erano accumulati enormi mucchi di ghiaia che oltre a creare difficoltà al regolare deflusso delle acque avrebbero potuto arrecare problemi. Gli ultimi fatti avvenuti alla foce del Tesino, ci hanno portato ad  interloquire con gli uffici e i  tecnici preposti alla realizzazione del Contratto di Fiume. Oggi alla luce dell’incontro tenutosi il 19 u.s. chiediamo che in concomitanza con la progettazione e la ricerca di un finaziamento europeo bisognerebbe dare un’accelerazione su alcuni temi:

  1. a) mappatura delle attività industriali;
  2. b) smaltimento delle loro acque e funzionalità dei loro depuratori;
  3. c) salvaguardia dal rischio idraulico;
  4. d) Stato inquinamento delle acque e il riequilibrio idrico. Agricoltura, vivaismo devono incidere positivamente e in sintonia con la valorizzazione del fiume Tesino.

Per salvaguardare e valorizzare i territori lambiti dal Tesino sosteniamo sommessamente che non è sufficiente realizzare una pista ciclo fluviale. Sicuri che di questo i sindaci ne hanno parlato, vogliamo dare la nostra totale disponibilità a collaborare alla realizzazione di questo progetto, visto che è stato parte significativa nei nostri programmi elettorali».

Aggiunge Manigrasso: «Per amor di onestà e di verità, mi preme chiarire che non è nostra intenzione polemizzare. Né tantomeno dialogare però con chi non ha ruoli decisionali né competenze specifiche su tematiche così complesse. Non possiamo però più tollerare che un collega per l’ennesima volta in possesso di una informazione grossolana sul tema in questione “Contratto di Fiume” cerchi di minare la mia credibilità e il mio lavoro amministrativo. Farebbe bene costui a citarmi il capitolo di bilancio previsionale 2020 dov’è già inserito in entrata il finanziamento che la Regione Marche ci ha trasferito per la realizzazione della pista ciclabile del Tesino. Così come ha sostenuto a mezzo stampa con queste dichiarazioni: “Altra cosa che la consigliera sembra ignorare, è che i fondi destinati al progetto della pista ciclo-pedonale lungo la sponda del Tesino sono risorse regionali iscritte sì nel bilancio comunale 2020, ma utilizzabili nel 2021. Basterebbe chiedere informazioni agli uffici comunali prima di sottoscrivere e veicolare alla stampa notizie superficiali e fuorvianti”. Bene noi abbiamo chiesto e ascoltato l’Assessore competente il dott. Alessandro Rocchi  e la dott.ssa Giuliana Crescenzi AREA 4^ – responsabile gestione servizio gestione risorse, questo finanziamento ad oggi non risulta ancora  inserito in  bilancio».

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