Guido Castelli (Fratelli d’Italia): «L’Area Vasta 5, l’Asur e la cuoca di Kierkegaard»

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – «L’Area Vasta 5 e i nostri ospedali di Ascoli e San Benedetto soffrono di una carenza di personale che sta mettendo a repentaglio la qualità e la quantità dei servizi sanitari nel Piceno». É quanfo afferma Guido Castelli, candidato consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che aggiunge: «Da anni l’Asur da Ancona assegna alla nostra provincia dei budget di spesa per il personale assolutamente insufficienti. Anche quando vengono attivati nuovi servizi non vengono assicurate risorse umane aggiuntive e la coperta, già corta, si fa cortissima. Non è un caso che i pochi concorsi che vengono banditi cominciano ad essere disertati da potenziali aspiranti (medici o infermieri) che preferiscono altre aree vaste o addirittura altre regioni». «E non è finita qui: pensate che nell’area vasta 5 anche la retribuzione dei medici, almeno per la parte variabile, è inferiore a quella dei colleghi di altri territori. – continua Castelli – A questo quadro così desolante si aggiungono le carenze più generali della regione nella gestione del personale prima e dopo la pandemia. Mancata corresponsione delle indennità aggiuntive Covid (peraltro irrisorie), incertezza sui rinnovi dei tempi determinati assunti in emergenza, lentezza delle procedure concorsuali, ritardi nelle stabilizzazioni del personale a tempo determinato in forza al SSR al 31.12.19 e molto altro. Gli operatori sono costretti a vivere alla giornata e per descrivere le condizioni della sanità marchigiana torna utile l’aforisma della cuoca di Soren Kierkegaard: “La cuoca ha preso il comando della nave e dal quel momento non si conosce più la rotta della nave ma, a malapena, il menù del giorno”. Cambiamo pagina».

Copyright©2020 Il Graffio, riproduzione riservata