“Anatomies of Intelligence”, quando la ricerca performativa si unisce all’intelligenza artificiale

di REDAZIONE –

Artisti internazionali provenienti da Portogallo (Joana Chicau), USA (Jonathan Reus) – entrambi residenti in Olanda – e Italia (Umanesimo Artificiale) insieme per un progetto esclusivo che vede dialogare performance e intelligenza artificiale: Anatomies of Intelligence a cura di Umanesimo Artificiale di Filippo Rosati, Joana Chicau e Jonathan Reus unisce ricerca e spettacolarizzazione di corpi e algoritmi. Il progetto è tra quelli selezionati dal bando Residenze Digitali, proposto da AMAT – circuito marchigiano di teatro, musica, danza e circo “titolare di residenza” riconosciuto da Regione Marche e MiBACT – insieme al Centro di Residenza della Toscana Armunia – CapoTrave/Kilowatt che ne è il promotore, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL per Spazio Rossellini in collaborazione con Regione Marche, Regione Toscana, Regione Lazio, MiBACT e alcuni Comuni del territorio.

Anatomies of Intelligence è un progetto di ricerca artistica che intende creare connessioni tra la base di conoscenza in campo anatomico e le indagini sulla “anatomia” dei processi relativi alle intelligenze artificiali. La residenza, totalmente digitale e priva di confini territoriali, in quanto i tre artisti lavorano contemporaneamente al progetto da tre luoghi differenti, si sviluppa nell’arco di quattro mesi, a partire dal mese di agosto, in cui gli algoritmi sviluppati dagli artisti sono costantemente addestrati sulla base di conoscenza raccolta. Con una cadenza bimensile, Chicau, Reus e Rosati intervengono sul processo al fine di estrarre delle porzioni di software ed effettuare dei test finalizzati alla produzione dell’elaborato finale. Il risultato ottenuto verrà presentato come performance audiovisiva attraverso una piattaforma online creata dagli stessi artisti appositamente per questo progetto. Il lavoro ha come obiettivo quello di ripensare la performatività dei dataset e il concetto di spettatorialità invitando il pubblico a svolgere un ruolo più attivo nella narrazione. Lavorando con algoritmi di intelligenza artificiale in tempo reale, Anatomies of Intelligence si concentra sulle aree di drammaturgia e narrazione digitale, composizione audiovisiva, online scenography e interface design.

Anatomies of Intelligence si conclude a fine anno con un evento online (in una data che verrà annunciata nei prossimi mesi) cui si potrà partecipare seguendo gli aggiornamenti e le indicazioni sui siti: www.amatmarche.net, www.joanachicau.com, www.jonathanreus.com, www.umanesimoartificiale.xyz.

Joana Chicau è una graphic designer, programmatrice, ricercatrice, con una formazione in danza classica. Il suo progetto transdisciplinare intreccia linguaggi e ambienti di programmazione web con pratiche coreografiche. Studia l’intersezione del corpo con l’ambiente costruito, progettato e programmato, mirando ad ampliare i modi in cui le scienze digitali sono presentate e rese accessibili al pubblico. Jonathan Reus è un musicista e artista che esplora forme estese di produzione musicale e performance di improvvisazione attraverso artefatti tecnologici. La sua pratica è interdisciplinare e basata sulla ricerca, coinvolgendo processi di collaborazione aperti e interattivi che uniscono arte, scienza e discipline umanistiche.

Umanesimo Artificiale è un’Associazione Culturale di Fano che presenta e promuove il creative coding e le media art attraverso una serie di attività culturali. La call di Residenze Digitali ha invitato la comunità artistica a esplorare le possibilità creative del digitale in un momento in cui l’attività del teatro si è repentinamente trasferita sul web a causa dell’emergenza sanitaria nei mesi di lockdown. Insieme ad Anatomies of intelligence sono risultate convincenti le risposte di Agrupación Señor Serrano (Barcellona) con Prometheus, Nicola Galli con Genoma scenico | dispositivo digitale, Enchiridion con Shakespeare Showdown/ Romeo & Juliet, Giselda Ranieri e Simone Pacini con IsaDora. The TikTok Dance Project, Illoco Teatro con il progetto K.

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