A proposito della pantera nera avvistata a Ripatransone…

foto di repertorio

di AMERICO MARCONI –

È quasi un mese che si susseguono denunce sull’avvistamento di un grosso animale nero, più grande di un cane, con pelo folto e lucido e una grossa coda, nella zona Petrella di Ripatransone. La descrizione di una donna alla guida della sua auto, che l’ha vista seduta in mezzo alla strada nella zona del campo sportivo, non lascia dubbi. La sua forma, il modo di muoversi sinuoso e agile, fanno propendere per una pantera nera. Per pantera nera s’intende una variante nera di alcune specie di felidi, diffusi in molte zone del mondo ma non in Italia. Un mezzadro della Petrella ha segnalato grosse impronte e piume di gallina, forse un suo pasto, vicino a una fonte di acqua. Qualcuno ha udito ruggiti nella notte e cani che azzittiscono e si nascondono nelle cucce. Per ultimo un gruppo di ciclisti l’ha vista rotolarsi in un campo e fuggire. I Carabinieri forestali di San Benedetto del Tronto hanno installato foto trappole per catturare immagini che possano dare informazioni sulla presenza e sulla natura dell’animale.

Noi ci auguriamo che tutto si risolva, come è successo altre volte in altre zone, nel più innocuo dei modi. Ma c’interessa approfondire il significato simbolico della pantera. Ne parla Omero in tre passi dell’Iliade ponendola sempre tra gli animali fieri e coraggiosi. La mitologia greca non si ferma a questo. La descrive nel culto di Dioniso (il Bacco romano) il dio dell’uva e del vino. Dio allegro e girovago che, non riuscendo a conquistare la ninfa Alfesibea, la trasformò in una fiera. La pantera appunto. Da allora il suo carro trionfale era trainato da pantere, che si dissetavano bevendo vino. Questa mito è estremamente interessante. Proprio in considerazione del vino abbondante e ottimo prodotto nelle vigne della campagna ripana.

Nel testo proto cristiano Physiologus del III – IV secolo, si dice che la pantera sia il più affabile e attraente degli animali grazie al suo profumo molto intenso. Il testo si spinge a paragonare la pantera a Cristo, l’unto, che annuncia la salvezza del mondo dopo il silenzio del sepolcro emanando un profumo perfetto. Così la pantera divenne uno degli animali simbolo di Gesù come il pesce, la colomba, l’agnello,il pellicano, il pavone. I bestiari medievali spiegano che la pantera attira tutti gli animali ma non il serpente e il drago che la temono. Bestie del demonio e nemiche di Gesù Cristo. San Michele sopra un cavallo uccide con la sua lancia il drago/Satana. E a Ripatransone ci sono chiese dedicate a San Michele. Dopo queste riflessioni la presenza, vera o presunta, di una pantera nera a Ripatransone diventa molto suggestiva. Anche se incomprensibile.

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Ripatransone vista dalla Petrella