“Marche InVita”, la rinascita dal sisma passa ancora per lo spettacolo dal vivo

di REDAZIONE –

Il programma prevede la presenza di artisti di grande fama nazionale insieme a talenti emergenti. Fino all’11 luglio il primo dei 70 appuntamenti, “La Milanesiana” al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno –

ANCONA – Lo spettacolo dal vivo come momento di rinascita. Dei luoghi e delle persone colpite dal sisma che ha devastato gran parte del territorio marchigiano nel 2016. Ed anche in questo 2020, che per settimane ha chiuso in casa un Paese intero, la sollecitazione dell’arte verso la vita resta intatta. Del resto ha proprio vissuto in questo slancio verso la ripartenza, delle città, dei borghi e delle loro comunità, il senso più profondo di “Marche In Vita”, il progetto realizzato dalla Regione Marche-Assessorato alla Cultura e Turismo in collaborazione con Consorzio Marche Spettacolo e Amat giunto alla sua quarta edizione.

«Una quarta edizione – ha sottolineato l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni nel corso della videoconferenza stampa di presentazione del programma– che da una parte vuole consolidare il buon successo registrato nelle edizioni passate, fin dalla prima nel 2017 accolta con entusiasmo e dall’altra, costituire un segnale sempre forte di vicinanza della Regione ai territori e ai cittadini colpiti dal sisma,  così come abbiamo fatto in questi 4 anni. Sia in termini culturali, naturalmente, ma anche di rinascita di tutto l’indotto che ruota attorno a questa bella e ricca rassegna di spettacolo dal vivo: dal commercio, al turismo, all’occupazione. Un’impostazione di promozione e valorizzazione dei territori colpiti dal sisma che abbiamo fortemente voluto e i risultati ci hanno dato ragione. Ringraziamo il Governo e il Ministro Franceschini che ha sempre creduto in questo progetto finanziandolo con un milione che la Regione Marche ha utilizzato al meglio riuscendo ad allestire, grazie alla rete di soggetti coinvolti e in primis l’Amat e il Consorzio Marche Spettacolo, un cartellone qualificato, dando spazio non solo a famosi artisti nazionali ma anche alla tradizione teatrale marchigiana. L’auspicio e il desiderio non irrealizzabile è che nel futuro dai 70 spettacoli, si possa arrivare alla messa in scena di 100 spettacoli nel corso dell’anno e raggiungere tutti Comuni del cratere».

Con la cautela necessaria e la dovuta organizzazione in sicurezza, il cartellone dei prossimi mesi di “Marche InVita” assume, se possibile, ancora maggior valore dopo l’emergenza pandemica. Gli stessi operatori dello spettacolo, negli anni precedenti, con le loro tournée, erano stati gli alfieri della ripresa ed un riferimento insperato per la popolazione contro la precarietà economica e psicologica, mentre questa volta, la precarietà socio economica ha investito direttamente e profondamente anche loro, l’intero mondo della cultura e dell’arte, alle prese con una crisi senza precedenti.

«La reiterazione e la continuità di questa iniziativa giunta alla quarta edizione – ha spiegato Gilberto Santini, nella doppia veste di direttore del Consorzio Marche Spettacolo e di Amat Marche – ci ha consentito di costruire nel territorio regionale una vera e propria infrastruttura culturale con diversi e importanti vettori di crescita. Uno è senza dubbio il dialogo avviato con grandi realtà nazionali come La Milanesiana curata da Elisabetta Sgarbi o la Biennale di Venezia. Un altro vettore di grande importanza sono gli stessi artisti nazionali che hanno aderito al progetto arricchendo la proposta del calendario insieme agli artisti made in Marche, ancora una volta numerosi e di eccellente qualità a dimostrazione che la rinascita del nostro territoro parte anche dalle realtà più autorevoli che sappiamo esprimere. Infine vorrei ricordare la partecipazione di circa sessanta enti ed associazioni la cui collaborazione è un valore aggiunto del progetto, soprattutto quest’anno in cui anche il mondo dello spettacolo si ritrova ad essere un sopravvissuto a causa degli effetti economici della pandemia».

La dirigente regionale del Servizio Cultura, Simona Teoldi ha ricordato le fasi di lavoro degli ultimi mesi: «Abbiamo iniziato a realizzare il progetto di “MarcheInVita” con Amat come contenitore di spettacolo dal vivo per rilanciare i territori del sisma , siamo di nuovo a rilanciare questi territori oggi anche con problematiche diverse. Ma non ci siamo fatti fermare dalle avversità e anche quest’anno abbiamo lavorato per realizzare la stagione, perché la priorità era ripartire con le attività e quindi ci siamo impegnati su più fronti per la Cultura, dalla sicurezza dei luoghi , alle proposte di emendamento nel Decreto Rilancio, fino adesso alle misure di sostegno che la Regione ha messo in campo con la piattaforma210 in favore delle attività culturali, ben consapevoli che andavano date risposte adeguate al mondo delle imprese culturali e dei lavoratori dello spettacolo».

Ed ecco che “Marche InVita” diviene fondamentale occasione di scambio, di crescita condivisa, di emozione comune tra palco e pubblico. Un calendario ancora in divenire fissa appuntamenti sino a dicembre 2020, per oltre 70 spettacoli in programma, con molti artisti della scena nazionale coinvolti in un ampio cartellone le cui esibizioni raggiungeranno le diverse località colpite dal terremoto del 2016 (35 Comuni già in questa prima fase). Saranno presenti, nella consueta contaminazione di generi, protagonisti di grande richiamo nazionale ma anche emergenti, raccolti in un unico lungo filo dispiegato per creare un festival diffuso e capillare, ancora costruito sull’integrazione di musica, danza e teatro.

Tra gli appuntamenti, proprio ora in corso fino all’11 luglio ad Ascoli Piceno-Teatro Ventidio Basso, “La Milanesiana” diretta da Elisabetta Sgarbi, e poi molti altri nomi di prestigio, Elisabetta Pozzi con la sua “Elena”, Vinicio Marchioni, che rilegge lo “Studio su Caligola” di Albert Camus, Anita Caprioli alle prese con la “Storia di Antigone” di Ali Smith, Massimo Venturiello con “Plauto”. Inoltre sono previsti appuntamenti di carattere più brillante, con Lella Costa su testo di Franca Valeri, mentre Marisa Laurito sceglie il classico con Aristofane. Il cartellone musicale propone, tra gli altri, il violoncello di Mario Brunello, quindi Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura, tutti nell’ambito del Camerino Festival.

Cadenza periodica hanno poi il progetto Destinazione Sibillini, condotto da Palo Notari, e le Cirques des Arts a cura del circo Takimiri. Tra le serate uniche, l’evento “Marche in Vetrina” con Massimo Giletti, Al Bano e Teresa De Santis, presentato dal giornalista Rai Attilio Romita. Un palcoscenico itinerante e di grande pregio, “Marche InVita” che – a partire da questa estate sino all’agosto 2021 – coinvolgerà cittadini e turisti insieme per rivitalizzare un tessuto sociale ancora molto provato. Concorrono alla realizzazione del progetto ben 60 tra associazioni ed enti, protagonisti di una sinergia fertile con i promotori istituzionali del progetto, che anche quest’anno si appresta a creare un circuito virtuoso calibrato su due dei vettori tradizionalmente più fecondi del territorio marchigiano, cultura e turismo.

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