Risonanza magnetica, Core scrive al sindaco Piunti: «Disagio dei cittadini che devono andare a Jesi»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  L’Associazione Punto Aiuto Cittadino, presieduta da Elio Core, scrive una lettera al sindaco Pasqualino Piunti e all’assessore ai servizi sociali Emanuela Carboni in cui comunica “lamentele e disagio dei cittadini per eseguire le risonanze magnetiche”, non mancando di fare alcune “proposte per avviare una moderna sanità sul territorio”. «Le numerose proteste dei cittadini che giungono all’Associazione Punto Aiuto Cittadino per le prenotazioni sanitarie e segnatamente le risonanze magnetiche, ci inducono, ancora una volta, a sottoporre alla sua attenzione la impellente necessità di procedere ad una radicale revisione del modello sanitario marchigiano, particolarmente quello territoriale dell’Area Vasta 5, dove si riscontrano inefficienze e carenze strutturali. – scrive Core – Comprendiamo il difficile momento che il nostro paese attraversa a causa della pandemia, ma non è assolutamente tollerabile che, oltre ai tempi lunghi di attesa, il cittadino, per eseguire una risonanza magnetica, debba recarsi a Jesi, percorrendo circa 300 chilometri, con disagio fisico ed economico per i pazienti e per i loro familiari. Peraltro si tratta di pazienti per i quali si sospettano patologie severe che hanno bisogno di una diagnosi precoce e tempi di intervento brevi».

«É chiaro a tutti, dove ce ne fosse bisogno, l’inadeguatezza del sistema sanitario marchigiano, non solo sotto il profilo organizzativo medico e paramedico, ma inadeguato anche il servizio territoriale nel quale occorre prevedere nuovi servizi, moderni e integrati con i cittadini. – aggiunge Elio Core – In forza di queste premesse, con spirito di collaborazione, suggeriamo alcune idee che potrebbero essere di ausilio per una nuova sanità più moderna e attenta alle esigenze dei cittadini di questo territorio e non solo.  Dunque queste sono le nostre proposte:

  • Chiediamo che tutte le indagini strumentali vengano eseguite nell’Area Vasta 5 senza assistere più al pellegrinaggio dei cittadini all’interno della Regione con aggravi di costi economici e disagi personali.
  • Aumento di personale medico e paramedico secondo le esigenze del territorio e delle prestazioni effettuate.
  • Istituire e potenziare una nuova rete si assistenza sanitaria sul territorio con medici ed infermieri dotati di strumenti sanitari avanzati che consentano di effettuare servizi sanitari domiciliari onde evitare intasamento ospedaliero e praticare medicina preventiva con notevole riduzione della spesa pubblica.
  • Ripensare e ristrutturare il sistema delle prenotazioni sanitarie che debbono avvenire all’interno dell’Area Vasta 5.
  • Dotare l’Area Vasta 5 di strumenti telematici che saranno il lavoro del futuro per indagini, prevenzione e cure domiciliari.
  • Incentivare le famiglie nell’acquisto di strumenti telematici per collaborare con la struttura pubblica sanitaria al fine di consentire ai medici e agli infermieri di fare prevenzione, diagnosi e cure.
  • Incentivare e sviluppare la telemedicina dei medici di famiglia che consenta di migliorare il sevizio agli utenti, come le ricette mediche ed altri servizi che possono essere inviati telematicamente al domicilio del paziente senza intasare gli studi medici».
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