Italia Viva: «Nuove fasce di povertà a San Benedetto. Sollecitiamo misure a sostegno di cittadini e imprese»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «È nelle situazioni critiche che emerge la caratura di una amministrazione che governa un territorio. In  questo momento complicato il compito del sindaco è dare impulso a soluzioni concrete, costruire risposte certe, mirate e con effetto immediato per le persone amministrate.» Ad affermarlo sono il consigliere comunale di Italia Viva Tonino Capriotti, i coordinatori locali Alfredo Spinozzi e Katiuscia Chiappini e il coordinatore del comitato Luigi De Scrilli. «Consapevoli della incapacità del sindaco di fronteggiare questo critico passaggio, già da alcune settimane lo stiamo sollecitando chiedendogli misure immediate a sostegno dei cittadini e delle imprese travolti da questa grave emergenza sanitaria ed economica. Nulla si è mosso. Ma non ci stancheremo. Non daremo tregua. Incalzeremo ancora fino a che non vedremo atti incisivi e concreti».

«Tocca purtroppo ricordare al sindaco che a causa del Coronavirus si sono create nuove fasce di povertà rimaste fuori dal recente bando che ha assegnato i buoni spesa e sulla cui gestione caliamo un velo pietoso. – aggiungono gli esponenti di Italia Viva – L’azione del supporto a chi è in difficoltà non può esaurirsi così. Oltre all’intervento del Governo centrale, il Comune deve fare la sua parte, il sindaco è stato eletto dalla minoranza dei sambenedettesi anche per questo, non solo per fare passerelle e foto autocelebrative con mascherina e guanti. Il Sindaco realizzi con urgenza la nostra proposta di marzo scorso di istituire un Fondo di Solidarietà aggiuntivo la cui dotazione iniziale potrà contare su di una somma di circa 400.000 euro costituita dalle risorse che si sono liberate a seguito della moratoria della quota capitale delle rate di mutuo Cassa Depositi e Prestiti, dei mutui bancari in quanto sospesi e di quelle liberate con il decreto “Cura Italia” e Regione Marche. Questo fondo consentirà alle famiglie indigenti di usufruirne non solo per l’assistenza alimentare ma anche per il pagamento di affitti e di utenze che stanno diventando un’emergenza».

«Anche sul fronte mascherine, insistiamo.  – continuano Capriotti, Chiappini, Spinozzi e De Scrilli – Il triste vanto da parte dell’Amministrazione comunale di averne acquistate 2.000 (a fronte di 50.0000 sambenedettesi) è solo vuota e inutile propaganda. Basterebbe copiare il modus operandi di molti comuni che, anche poco distanti da noi, si sono rimboccati le maniche e senza piagnistei le hanno già reperite e distribuite gratuitamente alla propria comunità. Comprendiamo tuttavia che anche copiare può risultare difficile per questa amministrazione, chiediamo almeno che vengano approvvigionate mascherina in numero adeguato alla gravità dell’emergenza e da distribuire alle persone più fragili e più esposte al rischio contagio come i  disabili, gli anziani e gli assistenti nonché agli operatori sanitari. – concludono – Il sindaco si risvegli dal suo lungo letargo e si attivi immediatamente sulle questioni evidenziate. Nulla giustifica il suo tentativo costante e palese di sviare l’attenzione sulla propria imbarazzante immobilità mentre arranca per riprendersi la scena».

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