San Benedetto, pagamento tributi comunali :«Nessuna indicazione, a rischio anche la gestione ordinaria»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto del Tronto, così come gli altri Comuni italiani, sta vivendo una situazione di emergenza anche sotto il profilo della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Ci si sta ponendo il problema di come continuare ad assicurare persino la gestione ordinaria, ad iniziare dai servizi essenziali che comunque non possono essere sospesi. L’Anci ha già posto all’attenzione del Governo nazionale la necessità di un intervento in tempi rapidi per sostenere le comunità locali.

«Immaginiamo tutti che difficilmente le entrate tributarie, quelle non tributarie e quelle derivanti dai servizi a domanda individuale soffriranno tantissimo, per usare un eufemismo. – spiegano gli uffici –  Basti pensare agli introiti dai parcheggi a pagamento o alla tassa di soggiorno per comprendere che si preannunciano tempi durissimi. D’altro canto, i contratti per i servizi che proseguono vanno onorati (basti pensare soltanto a quelli con Picenambiente per ritiro e smaltimento rifiuti o con le cooperative a cui sono affidati i preziosi servizi di natura sociale), così come i fornitori vanno pagati nei tempi di legge.
Nonostante le condizioni della cassa in rapido peggioramento, il Comune si è subito attivato, laddove era nelle condizioni di farlo rapidamente, sospendendo il pagamento della retta dei nidi d’infanzia. Ovviamente sono sospesi anche i pagamenti del servizio di mensa scolastica».

Per quanto concerne imposte e tributi, il decreto “Cura Italia” posticipa al 30 giugno i termini per stabilire tariffe e aliquote, ma nulla dice in merito alla sospensione dei termini di versamento dei tributi locali e delle altre entrate di competenza dei Comuni;
«Dinanzi a questo cataclisma, su questo fronte siamo dunque privi di riferimenti normativi: per questo si sta ragionando sull’ipotesi della sospensione di tali termini e su come sia concretamente attuabile, probabilmente attraverso un atto da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale. In ogni caso è bene ribadire che, a legislazione vigente, il Comune non ha il potere di annullare tasse ed imposte e dunque l’auspicio è che il legislatore intervenga in questa direzione, ovviamente compensando con trasferimenti dello Stato i mancati introiti».

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