Coronavirus, messe sospese fino al 4 marzo. Ecco le disposizioni dei Vescovi delle Marche

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – I Vescovi delle Marche facendo seguito all’ordinanza n.1 del 25 febbraio del Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019, adottano le seguenti disposizioni per le chiese che sono nelle Marche:

  1. Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.
  2. Sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo 2020.
  3. Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti.
  4. Nelle S. Messe anche private si ometta il segno di pace e si riceva la S. Comunione sulla mano, e non in bocca.
  5. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
  6. Le benedizioni Pasquali sono sospese fino al 4 marzo 2020.
  7. Per questa settimana sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione.
  8. I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico siano sospesi.

«Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi» si legge nella nota stampa dei Vescovi delle Marche «Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione».

«In questo periodo non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali. – aggiungono i Vescovi delle Marche –  Cerchiamo di vivere questo tempo forte di Quaresima in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal Coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo tutti alla materna intercessione della Madonna di Loreto patrona delle Marche e invitiamo a pregarla in famiglia con il Santo Rosario».

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